Calice impostato su piede polilobo e mistilineo con cornici modanate digradanti, arricchito da gemme a cabochon inserite in castoni circolari di dimensioni digradanti; fusto a sezione esagonale interrotto da due nodi esagonali e modanati di raccordo (con gemme incastonate sugli spigoli) e da due nodi esagonali e modanati di raccordo (con gemme incastonate sugli spigoli) e da un nodo principale ovale ornato da quattro formelle polilobate e mistilinee centrate da gemme inserite in castoni a losanga a formare "chiodi"; coppa leggermente svasata con sottocoppa a margine libero composto da foglie di vite gemmate lungo le nervature alternate a quadrilobi impreziositi da gemme. Al centro della lamina che chiude la parte sottostante del piede è presente una placchetta circolare delimitata da iscrizione dedicatoria - entro cornici cordonate - centrata dallo stemma di Papa Pio IX; lo stemma è eseguito a smalto champlevè nei colori bianco, blu e rosso. Una cornice cordonata profila l'orlo del piede ed i castoni delle gemme, il perimetro dei nodi esagoni, del fusto e delle formelle presenti nel nodo ovoidale e nel sottocoppa. La superficie del piede, a fondo granito, è scandita in sei campi da nervature con terminazioni gigliate, alternativamente decorate da gemme blu e verdi e da mazzi fogl
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
brillante
argento/ fusione/ tornitura/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura/ granitura/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Castellani Bottega (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice fu eseguito su commissione di ignoti donatori per essere offerto nel 1869 al Pontefice Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) - come testimoniano l'iscrizione e lo stemma che campeggiano nella parte inferiore del piede - in occasione del suo giubileo sacerdotale. Il prezioso vaso, insieme alla pisside (cfr scheda 0900348390) ora conservata nel Capitolo metropolitano fiorentino, fu poi donato nel 1871 dal pontefice alla Metropolitana fiorentina "come compenso delle distribuzioni che il R.mo Capitolo passava all'Ill. e R.mo Sig. canonico Eugenio Cecconi, tenuto assente dai cori dell'onorevole incarico di storiografo del Sacrosanto Concilio Ecumenico Vaticano", incarico affidatogli dallo stesso pontefice. I documenti ricordano ancora che i doni papali furono consegnati dallo stesso Cecconi all'arcivescovo fiorentino Limberti, il quale stabilì che essi "rimanessero permanentemente nel Capitolo dei Canonici fiorentini per servire al culto della chiesa metropolitana"; nello specifico, i prestigiosi vasi potevano esserre utilizzati in particolari occasioni liturgiche, sia dall'arcivescovo, sia dai "canonici funzionanti", come apprendiamo dalle fonti manoscritte. Il calice risulta citato anche negli inventari capitolari più recenti. Stilisticamente, il calice appare una sostanziale replica di quello eseguito nel 1845 dalla bottega romana dei Castellani per essere donato dalla città di Roma allo stesso Pio IX: si distingue da questo solo per lievi differenze nel piede. La stessa tipologia fu poi nel 1888 nuovamente replicata - con minime varianti - dai Castellani, su commissione delle diocesi umbre come dono per Leone XIII: in questo caso il piede presenta anche piccole teste di cherubino. Il calice in esame, sebbene privo di punzone di contrassegno, è quindi da ricondurre, per analogia, alla manifattura romana dei Castellani. La prassi abbastanza diffusa di replicare i preziosi arredi donati ai Pontefici non consente tuttavia di escludere del tutto altre attribuzioni. Le caratteristiche del calice (piuttosto massiccio e con una certa rigidità strutturale riflettono del resto le tendenze revivalistiche diffuse nelle coeve suppellettili religiose caratterizzate da eclettiche riprese neogotiche. Va inoltre considerato che la dinastia dei Castellani era inoltre specializzata proprio in arredi e gioielli "in stile" caratterizzati, cioè, dalla ripresa di stili passati. Il calice è completato dalla patena in riferimento, quasi certamente di diverso ambito esecutivo e probabilmente abbinata al calice in occasione della donazione al Pontefice o forse di quella successiva alla metropolitana fiorentina; entrambi gli arredi sono contenuti in una custodia "a tuba" rivestita in velluto color cremisi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348368
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sotto il piede, ai lati dello stemma - PIO IX P(ONTIFEX) M(AXIMUS) DIE XI APRILIS MDCCCLXIX - a rilievo - latino
- STEMMI sulla parte inferiore del piede - religioso - Stemma - papa Pio IX - scudo cimato da tiara e chiavi decussate, inquartato nel primo e nel quarto d'azzurro al leone di rosso coronato d'oro poggiante la zampa sinistra sopra una palla di rosso; nel secondo e nel terzo d'argento a due bande di rosso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0