La tavola armonica è in due pezzi simmetrici di abete rosso a taglio radiale senza indentature, con la venatura convergente verso la commettitura, stretta al centro e media ai lati, con una zona di maggiore larghezza degli anelli al centro di ciascuna tavola. Non sono presenti perni di posizionamento. Le "effe" sono piuttosto lunghe, verticali e vicine tra loro, con occhi superiori molto più piccoli degli inferiori e palette corte e a lati convergenti, prive di sguscia. Il fondo è in un solo pezzo di acero a taglio sub - tangenziale con grande marezzatura che sale da sinistra a destra Non sono presenti perni di posizionamento. La nocetta è originale e integra, ha profilo circolare, molto chiuso alla base e pari a circa i tre quarti di una circonferenza. Le sei fasce sono di legno di acero a taglio sub - tangenziale con marezzatura poco evidente, larga e discendente dalla tavola verso il fondo. Il manico, di acero con marezzatura medio - larga obliqua rispetto alla tastiera, è originale. La testa è solidale col manico. L'intero riccio è stato riapplicato in seguito a una rottura che attraversa il foro del pirolo del La. La vernice, ad alcool, è di colore bruno aranciato
- OGGETTO violino
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ATTRIBUZIONI
Bargelli Giuseppe (1886/ Notizie Prima Metà Sec. Xx): costruttore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo strumento fu donato al Conservatorio "L. Cherubini" nel 1986 dal liutaio Lapo Casini in seguito a lascito testamentario. Il violino è opera del primo periodo di lavoro di questo liutaio e presenta un modello personale che si manifesta nel bordo ben evidente ed arrotondato con un contorno ad andamento mosso. Le C sono caratterizzate da punte non molto pronunciate e risvoltate verso l'interno e la sguscia è poco profonda. Ma non solo a questi caratteri corrisponde la personalizzazione del modello, che è diventato riconoscibile nel panorama liutario toscano del Novecento: caratteristico è anche l'andamento della testa con le ganasce piuttosto arrotondate, la partenza della gola del riccio alta che sale quasi alla stessa altezza del perno centrale della voluta, abbastanza scavata. Il modello di Bargelli è anche evidente nella maggiore altezza della costola del dorso del riccio rispetto ai bordi laterali, nei filetti piuttosto lontani dal bordo che si fermano lontano dalle punte, nelle arcature di media altezza e nel piazzamento delle "effe", alto e con l'occhio inferiore molto vicino al filetto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348037
- NUMERO D'INVENTARIO n. 306
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
- ISCRIZIONI su etichetta incollata all'interno del fondo - Bargelli Joseph / Fecit Florentia Anno 1927 - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0