vassoio - bottega toscana (?) (secc. XIX/ XX)

vassoio 1899 - 1930

Vassoietto centinato, poco profondo, con fondo piatto e pareti solcate da modanature. Orlo applicato eseguito a fusione, mosso da centine. Al centro del vassoio stemma con le isegne dell'arcivescovo Mistrangelo, circondato da motivo inciso a volute gigliate includenti bottoni circolari e motivo a grappoli. L'orlo è profilato da doppia perlinatura (perline piccole e grandi all'esterno della tesa e perline piccole internamente) includenti fregio a punte di diamante

  • OGGETTO vassoio
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ stampaggio/ fusione/ incisione/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vassoietto è in relazione con il servito da lavabo dell'arcivescovo Mistrangelo. Come questo, infatti, è realizzato in argento (o metallo ?) dorato e reca analoghe insegne arcivescovili, peraltro incise dalla stessa mano. Si evince, dunque, che fu acquistato e aggiunto alla parure nello stesso momento. Per rendere i pezzi più vicini stilisticamente (il fregio sull'orlo e le stesse centine del vassoietto non sono uguali a quelle del bacile e dell'alzata) fu riprodotto a incisione sul vassoio lo stesso motivo che orna la zona inferiore del corpo della brocca: volute vegetali riunite da foglie e bottoni lucenti con fastigio gigliato. Anche se unito al servizio da lavabo per la messa pontificale del cardinale Mistrangelo (presule della diocesi fiorentina dal 19 giugno 1899 al 7 novembre 1930 e insignito della porpora cardinalizia nel 1915), il vassoio reca due punzoni diversi da quelli degli arredi: "13" in campo quadrato e "CD" (senza punto) in campo rettangolare. Il secondo punzone si riferisce con ogni probabilità alle iniziali del nome del maestro titolare della bottega. Il vassoio è databile dunque, come il resto del "lavabo", fra il 1899 e il 1930, in relazione alla carica arcivescovile del Mistrangelo. sotto il nome di "lavabo grande dorato: tre vassoi e brocca senza astuccio" il servizio fu segnato nell'elenco degli arredi "Consegnati al duomo nel 22-03-1967 dal Capitolo". A lato dell'elenco, una glossa ricorda che il servizio fu "usato per Paolo VI", riferendosi probabilmente alla messa che la viglia del Natale precedente era stata celebrata in cattedrale dal pontefice in visita alla città alluvionata. Da quella data il "lavabo grande dorato" è rimasto in cattedrale, sebbene non compaia nella bozza dell'Inventario Generale" conservata in sagrestia e datata 20-12-1979
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347991
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI nello stemma - M(ARIA) V(ERGINE) - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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