reliquiario - bottega italiana (prima metà sec. XIX)

reliquiario post 1800 - ante 1849

Reliquiario a medaglione, inserito in una teca per ostia grande. La teca ha forma di una scatola piatta, rotonda, con coperchio ornato da una croce gemmata (piccoli prismi metallici simulano gemme sfaccettate) profilata da motivo traforato a volute fogliacee stilizzate. Il coperchio, incernierato al corpo della teca, si chiude a pressione con presa a conchiglia. La teca è sollevata da tre sostegni a pilastro (con basi e capitelli acantacei) poggianti su zampe leonine e uniti alla scatola da protomi a palmetta. L'interno non ospita più l'originaria lunetta ma un medaglione rotondo in rame con mostra in cristallo, entro il quale è posta, tra festoncini in lamina metallica colorata e dentro una croce dorata di stoffa, la reliquia

  • OGGETTO reliquiario
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ cesellatura/ traforo/ incisione/ doratura
    CRISTALLO
    metallo/ laminazione/ ritaglio
    RAME
    tessuto
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario, che contiene entro un medaglione rotondo due frammenti del legno della Croce di Cristo uniti a formare una crocellina, apparteneva a Ernesto Alba, segretario del cardinale Elia dalla Costa e canonico del duomo. Dopo la morte del suo proprietario è stato restaurato (nel 1992, dall'argentiere fiorentino Mari) ed è stato portato in cattedrale. Adesso si trova nella sagrestia dei canonici. Si tratta di un reliquiario di adattamento: la custodia in argento del medaglione (che è il vero e proprio reliquiario) era una teca per ostia grande, forse già in origine fornita delle tre zampine stile impero, atte a trasformare l'oggetto, con l'apertura dello sportello, in una sorta di ostensorio. Su una delle zampine, esternamente, è impresso il punzone "800" di garanzia per il titolo legale dell'argento, in uso nel Regno d'Italia dall'ultimo quarto dell'Ottocento e solo raramente accompagnato dal marchio dell'argentiere. La teca, databile stilisticamente alla prima metà del XIX secolo, potrebbe esser stata trasformata in reliquiario in epoca molto più tarda, oppure potrebbe trattarsi di una morfologia più antica riproposta, come indicherebbe il punzone, sul finire dell'Ottocento. l'ambito di produzione non è immediatamente determinabile dallo stile dell'oggetto. Non è stato ancora identificato il sigillo impresso come autentica sul retro del medaglione-reliquiario
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347689
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sul polizzino sotto la croce che ospita la reliquia - DE CRUCE D(OMINI) N(OSTRI) I(ESUS) C(HRISTO) -
  • STEMMI sul sigillo di autentica dietro il medaglione - religioso - Stemma - Regno d'Italia - scudo diviso in due parti da fascia mediana con tre stelle a sei punte. In capo croce patriarcale, in punta leone passante alato (o sfinge ?) con sfera sotto la zampa anteriore fra mitria (a sinistra) e pastorale (a destra), sormontato da galero con tre ordini di nappe
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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