Cristo crocifisso dolente

croce processionale post 1625 - ante 1635

Croce latina con bracci dalla superficie liscia e specchiante con terminali potenziati da formelle polilobe a quadrifoglio; entro i potenziamenti undici plachette con testine di cherubino a rilievo, realizzate a fusione, tranne la dodicesima, sotto i piedi del crocifisso, opacizzata da una zigrinatura; una cornice perlinata profila tutta la croce, arricchita da boccioli presso i potenziamenti; a raccordare la croce con l'asta è un ampio nodo globulare decorato in basso da una corolla di foglie d'acanto lievemente sbalzate e sulla restante superficie da baccellature concave e convesse. Sulla gola sottostante al nodo di raccordo a rocchetto sono ulteriori baccellature a bassissimo rilievo, alternate a cuspidi. Asta a sezione cilindrica articolata in sei segmenti innestati fra loro e separati da nodi bombati

  • OGGETTO croce processionale
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ fusione/ cesellatura/ tornitura/ bulinatura
    METALLO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce processionale proviene dal Capitolo del Duomo Fiorentino, da dove è pervenuta in cattedrale certamente dopo il 1815 ( anno dell'inventario della Deputazione Ecclesiastica) e prima del 1979, quando fu documentata in Guardaroba in occasione dell"Inventario generale di S. Maria del Fiore" con la postilla "del Capitolo". Tale provenienza è ribadita anche dalle placchette argentee con il cherubino, emblema del Capitolo Fiorentino. La datazione dell'oggetto è piuttosto problematica in quanto sembra trattarsi di un pastiche di elementi differenti o meglio di una sorta di restauro integrativo avvenuto in tempi diversi. La "palla " sotto la croce, realizzata a sbalzo con una notevole maestria sembra appartenere al tardo XVI secolo o più probabilmente agli inizi del XVII secolo in virtù del repertorio decorativo tipicamente tardo rinascimentale. La struttura della croce, dai terminali polilobi arricchiti con boccioli, è ancora legata alla morfologia rinascimentale sebbene l'esigua ampiezza dei bracci la situi temporalmente almeno dopo gli anni settanta del Cinquecento. Il Crocifisso, non ancora toccato dagli stilemi manieristici, non sembra pertinente alla croce (un vistoso foro sotto i piedi del Cristo appare preparato per ospitare una statuetta più alta) ma reimpiegato da un arredo di epoca precedente, forse della prima metà del secolo. Le grossolane formelle a fusione coi cherubini, poi, sono state inserite nei compassi al posto di altre placchette: le cornici che dovrebbero profilarle vi sono in parte schiacciate al di sotto e mostrano segni evidenti di manomissione. A rendere più difficile la lettura della croce contribuisce una vistosa riargentatura che ne ha lucidato quasi a specchio tutta la superficie con l'evidente scopo di uniformarla. Si ritiene che il nodo a globo e la struttura di base della croce, non perfettamente coerenti stilisticamente ma almeno compatibili come tipologia siano resti di una croce processionale fiorentina tardo rinascimentale: potrebbero essere ciò che resta della croce capitolare - nel1799 ancora in uso all'Arcivescovo e scampata alla consegna degli argenti al Governo francese - donata al Capitolo da Monsignor Pietro Niccolini e dotata di "palla sotto la croce, fusto liscio con anima di legno il tutto d'argento", completata in seguito da un crocifisso di reimpiego e da placchette nuove - forse degli inizi del XX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347641
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • STEMMI nei compassi della croce - religioso - Emblema - Capitolo Fiorentino - 11 - cherubino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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