crocifissione di Cristo
Croce processionale impostata su fusto cilindrico - caratterizzato da superficie liscia e lustra - provvisto di nodo di raccordo schiacciato e modanato. Il fusto è composto da quattro sezioni ed un puntale di lunghezza decrescente dall'alto verso il basso. La croce - di tipologia latina - presenta terrminazioni gigliate; una cornice a torciglione ne sottolinea il contorno. La superficie della croce è interamente decorata da una fitta zigrinatura da cui emergono tralci di rovo a fondo risparmiato; corolle floreali interrompono i tralci e ricorrono anche nei lobi delle terminazioni. Tre quarzi incolore cabochon - montati in castoni cordonati - impreziosiscono ulteriormente le terminazioni. Il crocifisso - reso con superficie specchiante, in contrasto con il fondo opacizzato della croce - è del tipo "patiens"; presenta la testa reclinata sulla spalla destra, gli occhi chiusi ed il piede destro sovrapposto sul sinistro; il lungo perizoma che scende fino alle ginocchia è annodato sul fianco sinistro; la croce del nimbo - che accompagna la corona di spine - è evidenziata da smalto di colore rosso. Un cartiglio sopra il crocifisso accoglie l'iscrizione"INRI" . La decorazione sul verso ricalca fedelmente quella presente sulla faccia principale dell'arredo
- OGGETTO croce processionale
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MATERIA E TECNICA
argento/ doratura/ tornitura/ bulinatura/ fusione/ incisione
CRISTALLO DI ROCCA
- AMBITO CULTURALE Bottega Francese
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Stilisticamente la croce si dimostra una realizzazione relativamente moderna, probabilmente collocabile verso l'inizio del XX secolo. Fanno propendere per tale datazione l'evidente ripresa di stilemi neogotici (allora particolarmente in auge per le suppellettili ecclesiastiche) ed il "moderno" contrasto fra la superficie lustra ed il fondo opacizzato da una fitta bulinatura - dall'aspetto piuttosto "meccanico". In particolare, si ispirano liberamente agli antichi modelli gotici il nodo schiacciato e modanato. La forma gigliata delle terminazioni e sopratutto la figura del Crocifisso: quest'ultimo palesa un'apparenza "medievaleggiante nella resa piuttosto approsimativa dell'anatomia e nel lungo perizoma che scende, con un morbido panneggio, fino alle ginocchia. Insolita si mostra la decorazione riprodotta sui bracci della croce, costituita da tralci di spini riuniti da stilizzate corolle floreali. Se infatti è chiara l'allusione al sacrificio di Cristo insita nei tralci spinosi decisamente più anomala è, invece, la resa schematica ed ornamentale delle corolle: proprio l'eclettismo di questo abbinamento conferma l'attribuzione dell'oggetto ad un'epoca recente. Non si conosce purtroppo la manifattura esecutrice dell'arredo, probabilmente francese, la cui identificazione è complicata dalla mancanza di contrassegno e dall'internazionalità del gusto neogotico moderno, nè si hanno notizie documentarie sulla provenienza dell'arredo e sul suo ingresso nella guardaroba della metropoli fiorentina
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347107
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul cartiglio sopra il crocifisso - I(ESUS) N(AZARENUS) R(EX) I(UDEORUM) - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0