sede del Banco di Roma a Lucca

disegno architettonico, ca 1914 - ca 1914

n.p

  • OGGETTO disegno architettonico
  • ATTRIBUZIONI Brizzi Raffaello (1883/ 1946): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella serie sono compresi disegni, spolveri, lucidi, eliografie e cianografie relativi al progetto di Raffaello Brizzi per la sede del Banco di Roma a Lucca, nell'attuale via Vittorio Veneto. L'edificio preesistente viene trasformato da Brizzi sia all'esterno che all'interno, come testimonia un gruppo di sei piante (inv. nn. 155-160) nelle quali sono riportati gli stati sovrapposti dei quattro piani di cui è composta la costruzione. Non rimane invece nessun disegno che mostri lo stato dei prospetti antecedentemente alle trasformazioni di Brizzi; anzi, benchè la serie contenga sette fogli riguardanti gli alzati esterni, tutti si riferiscono alla facciata di ingresso, studiata a scale diverse e oggetto volta volta di piccole varianti dell'apparato decorativo. Il gruppo maggiore di disegni (quattordici) riguarda tuttavia la sala delle operazioni, cuore spaziale e funzionale dell'agenzia bancaria. Per questo ambiente Brizzi elabora diverse proposte relative all'impianto architettonico e decorativo, pur tutte inquadrate entro uno schema planimetrico ottagonale, a cui vertici pone coppie di colonne a sorreggere il lucernario in vetro dipinto. La successione cronologica dei disegni che compongono la serie è in generale piuttosto chiara. E' evidente che il gruppo di piante con gli stati sovrapposti, elaborata in scala 1:100 senza particolari raffinatezze grafiche, costituisce una proposta preliminare per il lavori di trasformazione destinata ad essere sottoposta all'approvazione del committente, come del resto è testimoniato dalla firma di Antonio Monfardini, certamente un funzionario della banca, che compare in qualcuna di queste tavole (le copie eliografiche) sotto quella di Brizzi. Una datazione assoluta di questo gruppo è impossibile senza l'ausilio di documentazione esterna ai disegni; sono tuttavia certamente antecedenti a 3 degli unici 4 fogli datati dell'intera serie (inv. 170, 168 e 177), rispettivamente il lucido e la copia eliografica della pianta del salone centrale, ed il lucido di una sezione del medesimo ambiente: i disegni, dal carattere prettamente esecutivo, furono realizzati il 2 luglio 1914, mentre la copia eliografica venne visitata da coloro che sembrano essere l'impresario e il direttore dei lavori il 27 settembre dello stesso anno. Il quarto foglio datato, risalente al 21 settembre 1914, rappresenta un particolare al vero del salone delle operazioni (inv. n. 161), ed appartiene ad una fase della progettazione probabilmente ancora successiva. Al gruppo di piante va associato l'unico progetto in scala 1:50 (inv. nn. 151 e 152), con ogni probabilità facente parte della stessa serie di elaborati per essere anch'esso firmato, sullo scomparso lucido originale, congiuntamente da Brizzi e da Antonio Monfardini. Gli altri prospetti sembrano invece riferiti a fasi progettuali posteriori, più avanzate, sia per la scala di maggiore dettaglio (1:20 e 1:10), sia per il successivo precisarsi di dettagli che sono poi entrati a far parte della versione effettivamente realizzata. Differenze si individuano, ad esempio, fra i capitelli delle finestre ad edicola che compaiono negli alzati in scala 1:50 e 1:20, o fra le mensole delle finestre del secondo piano, o ancora fra le soluzioni adottate per la mensola al centro dell'architrave delle aperture al piano terreno. Da notare che negli spolveri Brizzi disegna spesso due differenti versioni di un medesimo particolare, adottando poi nel lucido quella ritenuta più convincente. Nel prospetto a matita inv. n. 162, in scala 1:20, sono ad esempio messe a confronto due soluzioni per il portale di ingresso, che viene fiancheggiato su un lato da una colonna e sull'altro da una lesena a forma di voluta; nel lucido tratto da questo foglio (inv. n. 150) verrà poi adottata la lesena, la cui forma è successivamente messa a punto in scala di dettaglio nel disegno inv. n. 167. Lo stesso procedimento viene adottato nel foglio inv. n. 175 per i capitelli e le mensole delle finestre, nel quale i motivi già proposti nel prospetto in scala 1:20 sono ulteriormente messi in discussione dal confronto con dettagli plasticamente più elaborati, che verranno poi accolti nel lucido (come testimonia la copia cianografica inv. n. 176) e nella facciata effettivamente costruita. A giudicare dal numero dei disegni rimastici, la stesura dei prospetti non deve avere impegnato Brizzi in modo considerevole; del resto molti dettagli sono del tutto simili a quelli che si trovano in altre sue opere più o meno contemporanee, primo tra tutti il palazzo comunale di Montecatini, a denotare come l'architetto montecatinese si servisse di un patrimonio di forme che, montate volta a volta in maniera diversa, costituiscono il vocabolario comune a gran parte dei suoi progetti di questo periodo. Continua a OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900344215-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario disegni 174-177
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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