Membranaceo; segnato C 1230 nella prima carta; 70 carte di cui le prime 60 numerate in cifre arabe sul recto in alto a destra in inchiostro bruno; le ultime 10 carte non numerate costituiscono una parte a se stante redatta posteriormente rispetto alla prima. La prima carta non numerata è riservata al titolo (Supplementus chori conventus carmelitorum Florentiae) e su di essa è applicata una stampa raffigurante la Madonna con Bambino adorata da santi carmelitani. Fascicolazione: 11 fascicoli: !-X (cc. 2-60) terni; XI quaterno; 1 foglio (c. 69) con scritta posteriore. Scrittura: lo specchio di scrittura è di mm. 500x365 e consiste in una colonna di 5 tetragrammi in inchiostro rosso con note quadrate in inchiostro bruno alternati a 5 righi di scrittura. Littera rotunda; rubriche e titoli in inchiostro rosso; scrittura in inchiostro nero. Decorazione: 29 lettere filigranate in inchiostro rosso e blu (mm. 210x160 ca.);3 lettere figurate (cc. 1, 28, 35v.); 97 lettere decorate. Contenuto: corale supplementare che contiene gli uffici completi per le feste di S. Eliseo (cc. 2-14), S. Elia (cc. 14-29), S. Alberto (cc. 29 r.-37 v.), Angelo Custode (cc. 37 v.-41 v.) e piccole parti dei servizi liturgici di tutto l'anno a integrazione di un altro testo al quale rinviano spesso le rubriche. Nel
- OGGETTO antifonario
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ATTRIBUZIONI
Paoli Arcangelo (notizie 1628)
Salvestrini Pietro (attribuito)
Gucci Nicola (notizie 1649)
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria del Carmine
- INDIRIZZO piazza del Carmine, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si deduce dalle iscrizioni reperibili all'interno del codice, esso contiene una raccolta di canti supplementari per determinare feste composti dal padre carmelitano Arcangelo Paoli. all'interno del codice i canti sono divisi in due parti distinte e redatte in momenti diversi; la prima parte (c.1-60) fu realizzata nel 1627 (stile fiorentino) e ne fu amanuense lo stesso padre Paoli; la seconda parte (cc. 1-10), contenenti l'officio per S. Andrea Corsini, fu scritta nel 1648 (stile fiorentino) per volontà del padre carmelitano Nicola Gucci, che ne eseguì la decorazione, in memoria del suo maestro Arcangelo Paoli. La prima parte è sicuramente quella più rilevante e valida dal punto di vista della decorazione ed è stata studiata da Maria Grazia Ciardi Duprè dal Poggetto in occasione della mostra del 1981 sul complesso del Carmine (cfr. in bibl.). La studiosa ha rilevato come il decoratore, pur riprendendo un impianto tradizionale, ne abbia però rinnovato completamente lo spirito con il suo vivace spirito naturalistico e la particolare attenzione al mondo animale. Tali elementi, uniti a strette affinità stilistiche delle miniature con le decorazioni ad affresco eseguite nelle ville nei dintorni di Firenze in quegli stessi anni, ha indotto la stessa studiosa a proporre il nome di Pietro Salvestrini come esecutore delle miniature più piccole del codice. Essa distingue infatti la mano di un altro decoratore, al quale si dovrebbero invece le iniziali di dimensioni maggiori con tralci fioriti e quelle figurate, che si caratterizza per una pennellata pastosa, ricca di chiaroscuro e per forme più piene e gravi. Inoltre la studiosa rileva le ottime capacità di amanuense del padre Paoli che essa ritiene "un segno grafico degno della migliore tradizione" arricchendolo con un ricco corredo di motivi, in particolare grovigli e intrecci con andamento illusorio che si ispirano al labirinto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900342641-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI iniziale a c.42r - F(RATER) ARCHANGELUS PAULIUS FLOR(ENTINUS) CARMEL(ITANUS) SRIB(EBAT) 1627 - a penna - latino
- STEMMI c. 60v. in alto sopra l'iscrizione; c. 9v - religioso - Emblema - Ordine Carmelitano - 2 - cornice a cartocci e sovrastato da corona. di nero cappato d'argento
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0