Racconto nell'utopia. soggetto aniconico

dipinto, 1962/ 1963

Soggetto aniconico

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA cartone/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 130 cm
    Larghezza: 200 cm
  • ATTRIBUZIONI Berti Vinicio (1921/ 1991)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Vinicio Berti nasce a Firenze nel 1921. Dopo un primo momento di esperienze diversificate, nel 1942 inizia a realizzare opere di carattere realista-espressionista. Intorno al 1945, assieme ad altri personaggi di spicco dell'avanguardia fiorentina, fonda la rivista "Torrente" a favore di una letteratura in funzione politica e rivoluzionaria; da questi stessi incontri nasce anche il movimento "Arte d'oggi" (1946) che per anni riunirà alcuni dei maggiori artisti del periodo. Intorno al 1946 Berti realizza opere neo-cubiste e neo-futuriste; dall'anno successivo inizia a dipingere quadri collocabili nell'ambito del rinnovamento astratto-concretista europeo e, nel 1950, l'artista è tra i firmatari del "Manifesto dell'Astrattismo classico". La sua intensa attività espositiva prosegue con la partecipazione a numerose collettive e personali. L'opera di Berti si è sempre fatta portatrice di un forte impegno politico e sociale attraverso l'uso di sistemi segnici basati sul "`colore' e sulla `forma', usati come mezzi che veicolano segni apparentemente sganciati dal reale, cioè segni senza referente analogico" proponendosi di "realizzare un universo segnico che parta da segni reali privi di denotata e fondati soltanto su designata" (Mucci, 1979, p. 3). In `Racconto nell'Utopia' (1962-63) troviamo uno spazio astratto strutturato attraverso una ristretta gamma di colori, il bianco, il nero ed il giallo, usati con estrema velocità, quasi con violenza. Le numerose parole che compaiono nella maggior parte dei quadri e dei disegni dell'artista, sono inserite fra i segni grafici a formare un unico linguaggio. Berti, che in quegli anni lavorava come cartellonista di propaganda politica, era pienamente consapevole che le variazioni di carattere e di corpo hanno dei particolari requisiti che colpiscono l'emotività dello spettatore cosicché, sebbene il significato delle diverse scritte sia sempre strettamente legato alle convinzioni politiche dell'artista, queste vengono utilizzate, qui come altrove, principalmente per il loro aspetto "visivo". Il quadro vinse il Premio del Fiorino del 1963, divenendo di proprietà dell'Unione Fiorentina, che ne fece dono, come consueto, alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900342102
  • NUMERO D'INVENTARIO Giornale GAM 1897
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - VINICIO BERTI 1962-1963 - Berti Vinicio - corsivo/ lettere capitali - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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