allegoria dell'inverno
stampa smarginata,
1675 - 1675
Allegorie-simboli: inverno. Figure: vecchio; vecchia; angioletti; putti. Simboli: corona d'alloro; (inverno) vesti di pelliccia; fuoco; bracere; camino; (papa) tiara; chiavi incrociate. Oggetti: brocca; bicchiere; bracere; anfore; alari; cesta. Mobilia: sedie; tavolo. Abbigliamento: contemporaneo. Vegetali: gigli; pere; mele; melograna; frutta. Decorazioni: volute; festoni di frutta; nastro; mascherone; cartoccio. Araldica
- OGGETTO stampa smarginata
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Piccini Elisabetto Detta Suor Isabella (attribuito): incisore
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bel frontespizio commenta con una gustosa scena di genere raffigurante la vita invernale inserita in eleganti decorazioni ed alcune figure simboliche di carattere religioso la "pars hiemalis" del breviario romano. L'incisione non è firmata ma credo vi si possano rintracciare i caratteri stilistici di suor Isabella Piccini, artista veneziana del bulino specializzata in questo tipo di illustrazioni per testi liturgici, che ricevette al suo tempo moltissime commissioni dai tipografi impegnati in questo settore come i Baglioni, il Pezzana e lo stesso Bonifacio Ceria, da identificare probabilmente con il "Cieras" documentato dall'iscrizione come editore della nostra stampa. Allo stile della suora o al suo stretto ambito riconducono l'impostazione chiara e simmetrica degli elementi, una certa arcaica rigidezza delle pose e delle anatomie, il recupero di elementi tardo cinquecenteschi nelle decorazioni e nelle scene, l'attenzione al contrastato gioco chiaroscurale e, soprattutto, le tipologie dei volti e la tecnica incisoria. I putti hanno i tratti somatici vivaci e minuti, i piccoli occhi rotondi e l'espressione di ingenua e sorridente affettuosità che caratterizzano i personaggi della Piccini. Il frontespizio assume, come spesso le composizioni della suora, un carattere di sobria e fantasiosa eleganza senza nulla togliere alla chiarezza didascalica e alla schietta semplicità devozionale che promana dall'insieme. Di diversa mano è invece la serie di stampe che illustra l'interno del breviario. Come documentano le fonti venete, il Ceria fu fino agli anni Ottanta del Seicento il maggior editore di libri liturgici, soppiantato in seguito dal Baglioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900323624
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto al centro - HIEMS - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0