episodi del Nuovo Testamento

stampa, 1669 - 1669

Soggetti sacri: Nuovo Testamento

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Piccini Elisabetto Detta Suor Isabella (1644/ 1734): incisore
  • LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il messale è illustrato da una serie di incisioni eseguite da suor Isabella Piccini, un'artista veneta del bulino che ebbe a suo tempo grande fama e numerosissime commissioni dedicandosi soprattutto alle raffigurazioni devozionali inserite nei libri liturgici per la cui produzione Venezia raggiunse tra il Seicento e il Settecento primati europei soprattutto ad opera delle tipografie specializzate in questo settore come quella dei Baglioni, del Pezzana e del Ceria, che si contendevano i lavori della suora. La nostra serie assume un particolare rilievo cronologico poichè l'illustrazione del messale, datato 1669, fu eseguita solo un anno dopo l'ingresso della Piccini nel monastero francescano di Santa Croce ed è quindi uno dei primi esempi di quella fervida attività artistica che ella vi svolse coadiuvata da altre suore. Gli episodi che compongono questo gruppo fanno parte probabilmente di una serie più ampia dedicata alla vita di Cristo e si caratterizzano tutti per la composizione semplificata e chiara, costruita con rigorosa simmetria e per un recupero di tipo arcaizzante sia nell'iconografia che nello stile. Si nota infatti una certa rigidezza e schematicità di movimenti, una ripetizione delle fisionomie, tutte improntate a un sentimento di sorridente e accativante bonarietà dai richiami barocceschi e titeschi, e si prendono a modello per l'invenzione delle scene i maestri del filone di pittura devota del Cinquecento. In particolare si guarda agli esempi dei pittori controriformati fiorentini come Santi di Tito o l'Empoli non senza suggerimenti tratti dalle stampe del Durer e dalle opere degli artisti veneti. Un'influenza di quest'ultimi appare anche nell'attenzione marcata al gioco della luce che dà vita a un contrastato movimento chiaroscurale reso con sottigliezza e capacità dal bulino della Piccini. Consapevole del chiaro valore didascalico e devozionale delle opere controriformate della fine del Cinquecento, la suora, crea ormai in pieno sec. XVII immagini di semplice comunicativa e di affettuosa inclinazione sentimentale. Il Bagatti nel suo saggio sulla Piccini del 1931 segnalava alcune incisioni aventi per soggetto l'"Annunciazione", l'"Adorazione dei pastori", l'"Adorazione dei Magi", la "Resurrezione" e la "Pentecoste" che potrebbero essere altri esemplari della stessa matrice da cui furono tratte quelle della nostra serie. Tutte quelle citate dal Bagatte sono, tuttavia, successive trovandosi all'interno di libri liturgici editi dal 1702 al 1739. Solo l'ultima stampa con la "gloria della Madonna e dei santi martiri" sembra differenziarsi iconograficamente dalla serie con gli episodi della vita di Cristo ed è anche l'unica a non presentare iscrizioni con la firma della Piccini. Sia il suo inserimento nel messale, sia i caratteri stilistici indicano, tuttavia l'esecuzione della suora e la datazione coeva
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900306269-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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