Monumento sepolcrale composto da transenne scolpite a traforo che chiudono uno spazio rettangolare. Sul fronte è posta una porta in ferro battuto con serramento a doppio battente formata da serie di cerchietti uniti da borchia a rosetta. Il monumento poggia su uno zoccolo che all'altezza della porta si trasforma in due gradini. Una serie di lesene con capitello composito, poggianti su base a profilo sagomato e sormontate da trabeazione con cornice aggettante inquadrano serie di specchiature scolpite a traforo che disegnano un vaso dal quale si dipartono fiori e foglie in girali. Sul lato posteriore le specchiature sono costituite da lastre di marmo rosa atte a contenere l'iscrizione sepolcrale, quella centrale è affiancata da due candelabre scolpite a rilievo. Questo lato è coronato al centro da una lunetta con cornice aggettante contenente un mosaico con figurazione. Il pavimento perimetrato dalle transenne è formato da lastre di marmo rosa incastrate in telaio di marmo bianco
- OGGETTO monumento funebre
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento sepolcrale è dedicato a Ugo Rachat morto all'età di quattordici anni il 1° settembre 1924. Qui saranno poi sepolti il padre Adriano (1927) e lo zio Vittorio (1936). La tomba assume l'aspetto di un sagrato, di un tornacoro. Lo spazio della sepoltura è pavimentato con lastre di marmo e protetto da alte transenne con grate in marmo scolpite a traforo. Una porta in ferro battuto permette l'accesso. La tipologia della tomba-recinto, che nella seconda metà dell'Ottocento compare nella redazione della cancellata in ferro battuto, qui è interpretata con particolare esuberanza decorativa e pluralità di rimandi stilistici. Elementi architettonici e motivi decorativi sono desunti dal mondo antico e rinascimentale: la trabeazione sorretta da pilastri, il fregio a festoni interno, le candelabre che affiancano il pilastri sulla parete di fondo interna, lo stesso vaso con fiori e foglie in girali scolpiti a traforo rimandano alle decorazioni rinascimentali. Ma nel suo insieme il monumento evoca l'alto medioevo, per l'horro vacui delle grate scolpite a traforo, ma soprattutto per il mosaico della lunetta con i due agnelli affrontati che si abbeverano alla fonte sotto l'albero, che rende omaggio all'arte bizantina
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso non cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900303012-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI lapide a sinistra - UGO RACAH / 19 LUGLIO 1910 - I SETTEMBRE 1924 / BUONO GENTILE AFFETTUOSO BELLO / D'INGEGNO ELETTISSIMO / PER QUATTORDICI ANNI ILLUMINÒ DI SORRISI E DI SPERANZE / LA CASA DEI SUOI CARI / CHE ORA LO PIANGONO IN DESOLAZIONE / E LO PIANGERANNO ADORANDO / FINCHÈ AVRANNO LACRIME E RESPIRO - a incisione - latino
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