Monumento sepolcrale composto da emiciclo in pietra serena sul fronte del quale sono collocate quattro lapidi rettangolari in marmo bianco sormontate da fotosmatografia in ovale entro cartoccio in pietra serena a rilievo; al centro stele funeraria in marmo bianco con figurazione scolpita a rilievo entro cornice rettangolare in pietra serena, sulla destra sul lato superiore di quest'ultima poggia e si protende in avanti parte di trabeazione sempre in pietra serena sorretta da una colonna a fusto liscio rastremata con base formata da plinto e toro e capitello composito dove in luogo delle volute compaiono dei fiori. L'emiciclo è concluso da un recinto rettangolare entro il quale sono poste in orizzantale tre lastre tombali rettangolari con fotosmaltografie in ovale ad esclusione di quella al centro. La parte superiore dell'emiciclo presenta una fascia ornata da girali e foglie d'edera, sormontata da una cornice aggettante con modanatura a ovuli coronata da fascia squadrata con quattro dentelli decorata con motivi a doppia voluta. Un fascio di palma con nastri svolazzanti scolpito a rilievo decora il fianco destro e sinistro dell'emiciclo. La stele poggia su una base modanata e ornata con festone di alloro sorretto da due borchie a rosette e nastri svolazzanti, sulla parte destra è
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
CERAMICA
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ATTRIBUZIONI
Betti Edoardo (1878/ 1955): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento sepolcrale fu eretto a seguito della morte di Aldo Nannoni avvenuta "combattendo per la liberazione di Firenze nel 1944" e non prima del 14 giugno 1945 data della sua sepoltura, come si evince dal Registro dei morti del Cimitero Evangelico agli Allori. Qui, probabilmente per volontà di Ida Nannoni Minuti, madre di Aldo, furono tumulati Giovanni, Ginevra, Luigi e Giuseppe Minuti già sepolti nel Cimitero in altri quadrati (cfr Registro dei morti del Cimitero Evangelico agli Allori, Archivio). Il monumento fu eseguito dallo scultore Edoardo Betti, autore di altri sepolcri presenti nel Cimitero. Betti riprende il motivo dei resti di un tempio, qui descritti con la colonna e la relativa trabeazione scolpita in maniera tale da simulare l'erosione del tempo (motivo che adotterà anche nel monumento di Muriel e Rosemary Steege Barblan cfr. scheda OA N. 0900302923), assemblandolo con l'emiciclo che contiene le lapidi e al centro con la stele funeraria. Il recupero di elementi desunti dall'antichità caratterizza le sculture del Betti, soprattutto a partire dagli Anni Venti e "normalizza" la formazione liberty dello scultore. La scelta di tali elementi architettonici inoltre attinge dalla cultura neoclassica che associava la colonna o il tempio all'idea dell'eternità della memoria dei cari a dispetto del trascorrere del tempo che erode e cancella
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso non cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900302953-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI prima lapide da sinistra - CON I RESTI MORTALI DELLA MADRE / E DELLA SORELLA BIANCA / VENNE QUI RICONGIUNTA / LA SALMA DI / GIOVANNI MINUTI / NATO IN FIRENZE IL 17.2.1889 / PARTITO PER LA GRANDE GUERRA / IL 24 MAGGIO 1915 / NOMINATO PER MERITO S(---) TENENTE / MORTO IN COMBATTIMENTO / A GORENIE VAS PRESSO L'ISONZO / IL 19 MARZO 1916 / CONFERMANDO COL SACRIFICIO / DELLA GAGLIARDA SUA GIOVINEZZA / LA DIVINA LEGGE DEL DOVERE / LA FEDE ARDENTE / NEGLI ALTI IDEALI DI / PATRIA UMANITA` PROGRESSO - a caratteri applicati -
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