monumento funebre,

Il monumento sepolcrale presenta una piattaforma in marmo bardiglio sulla quale sono inserite tre lastre tombali in marmo bianco sulle quali sono incisi i nomi dei defunti. A ridosso della parete di fondo della campata su uno zoccolo in bardiglio è collocato un elemento architettonico composto da due lesene poggianti su basi decorate da festoni di fiori fissati con borchie a rosette entro nastri svolazzanti. Le lesene recano sul fronte due personificazioni scolpite a bassorilievo. Fra le lesene è posto un pilastro a sezione quadrata poggiante su base con cartiglio scolpito a rilievo fra motivi floreali e vegetali. Sul fronte al centro del pilastro c'è una lapide rettangolare con terminazione ad arco ribassato fra motivi floreali e vegetali stilizzati. Il pilastro è concluso da una cornice aggettante, al centro decorata con ovuli e dardi e ai lati con foglie stilizzate. Sul pilastro è collocato il ritratto a tutto tondo, a mezza figura, del defunto. L'elemento architettonico ha una trabeazione con fregio decorato con girali d'acanto e anemoni scolpiti a rilievo e una cornice aggettante con astragalo, ovuli e dardi, corona, cyma reversa e listello. Sulla cornice sono collocati degli elementi ad arco ribassato con motivi floreali e un cartiglio a rilievo al centro. La parete è concl

  • OGGETTO monumento funebre
  • ATTRIBUZIONI Betti Edoardo (1878/ 1955): esecutore
    Gentile Guido Arnolfo (1885/ Notizie Fino Al 1953)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento sepolcrale è dedicato a Vincenzo Bellondi, "scrittore singolarissimo e infaticabile apostolo", come indica l'iscrizione. Fu eseguito da Edoardo Betti nel 1923, come si evince dalla firma e dalla data incise sulla base del monumento. Forse l'opera più impegnativa di Betti realizzata per il Cimitero Evangelico agli Allori. Il monumento ha una composizione ricca e articolata ed è pensato a partire dal busto ritratto posto al centro su un piedistallo. Il ritratto è condotto assecondando il gusto della tradizione scultorea tardoottocentesca, secondo il quale la necessità di verosimiglianza doveva essere nobilitata dalla ricerca di un portamento caricato di enfasi sentimentale, che garantiva sempre la riuscita di un buon ritratto celebrativo. Si affiancano al busto due personificazioni femminili scolpite a bassorilievo lungo le lesene: quella di sinistra tiene un libro, quella di destra una cetra. Sono da interpretare probabilmente come le due muse che soccorsero l'ingegno di Vincenzo: Calliope e Tersicore. Le due figure e gli apparati decorativi sono tipicamente bettiani. Lo scultore che si forma all'interno della cultura Liberty, intorno agli Anni Dieci, rinvigorisce le anatomie e modera gli arabeschi calligrafici attraverso il recupero della scultura quattrocentesca toscana. E' proprio a partire dagli Anni Venti che realizzerà molti monumenti sepolcrali, con questa cifra stilistica, che sembrò trovare, in questo settore, ampi consensi di pubblico
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900302947-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI lastra sinistra - ELINA BELLONDI - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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