La tela è opera di un pittore che si firma V. Pittaco, di cui si hanno scarse notizie. Si veda la scheda n. 09/00302116 relativa alla tavola raffigurante una Sacra Famiglia, eseguita anch'essa per la chiesa di San Leone Magno e sistemata nel corridoio antistante la sagrestia. Il dipinto con il Cristo e il Sacro Cuore, attualmente entro una incorniciatura metallica inserita in una vetrata, era probabilmente dotato di una cornice lignea trilobata con colonnine e capitelli ai lati, come rivela la parte superiore più chiara. La forma originaria della cornice, che voleva ricordare i polittici trecenteschi, e il tipo di rappresentazione che richiama immagini devozionali popolari, rivela un artista sensibile alle istanze religiose del momento ed inserito nel gusto neogotico diffuso tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Il quadro, eseguito nel 1901, era insintonia con l'architettura neogotica dell'originaria chiesa di San Leone Magno eretta tra il 1887 e il 1891 dall'architetto Salvatore Pirisini, rifatta negli anni Settanta del Novecento a causa dei danni provocati da uno smottamento del terreno. Il pittore ha probabilmente raccolto l'invito di Roberto Razzoli che nel 1891, descrivendo la nuova chiesa priva di arredi, invitava gli artisti a dare il loro contributo