cippo - a croce celtica - ambito toscano (fine/inizio secc. XIX/ XX)
cippo a croce celtica
ante 1890 - post 1910
Cippo funerario a croce celtica entro recinto a terra in pietra serena ornato sul davanti da un vaso portafiori decorato da elementi vegetali e da una lapide recante un'iscrizione e con angoli ornati da fiori a 4 petali. Croce poggiante su uno zoccolo in pietra serena a sezione rettangolare liscia nella parte bassa e ornata nella rastrematura a volute da fiori e foglie di alloro con bacche e da nastri. La croce, profilata da una modanatura liscia aggettante, è ornata in tutta la superficie anteriore da rose e da fiori a calice disposti a tralcio
- OGGETTO cippo a croce celtica
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura/ incisione
pietra serena/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento commemora il professor Giuseppe Cavallaro, insignito del titolo di Gran Ufficiale, e della moglie Hilda Schaffner, morta nel 1957 e committente del monumento funebre per il marito morto nel 1938. La tipologia del monumento si rifà a modelli tardo ottocenteschi (cfr. schede nn. 09/00300798, 09/00300800 e 09/00300801) usciti probabilmente dalla bottega di Antonio Frilli, citato nelle guide tardo ottocentesche come scultore in marmo ed alabastro e la cui bottega continuò ad esistere, con il suo nome, anche molto dopo la sua morte avvenuta nel 1892 (cfr. Camera di Commercio e Industria di Firenze, Catalogo della Prima Esposizione Nazionale delle piccole Industrie e dell'Artigianato, Firenze 1923, p. 165). Si tratta di una ripresa del modello di sepoltura "a croce celtica" in cui alla decorazione a motivi geometrici e fantastici si sostituisce un tralcio floreale di rose e fiori a calice, le prime spesso presenti nella "vegetazione funeraria" sia per il ricordo dell'usanza antica di cospargere di rose le tombe e di incoronare il defunto con ghirlande di questo stesso fiore (cfr. M. RAGON, Lo spazio della morte, Napoli 1986), sia per la sua simbologia legata alla resurrezione derivante dall' antica assimilazione della rosa col loto egizio, anch'esso rappresentazione dell'anima e della sua rinascita dopo la morte. Il monumento, che dimostra il carattere seriale e il lungo perdurare di certe tipologie nell'ambito della scultura funeraria, fu realizzato da un artista anonimo con uno stile morbido che, soprattutto nel motivo a volute vegetali e nella decorazione della fronte con la corona di alloro con nastri, allusione alla fama del defunto che perdura dopo la morte, trattiene ancora molto delle ondulazioni del Liberty
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso non cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300799
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- ISCRIZIONI fronte della base - ALLA CARA MEMORIA DEL / GR(AN UFF(ICIALE) PROF(ESSOR) GIUSEPPE CAVALLARO / 5 MARZO 1875 - 16 SETT(EMBRE) 1938 / LA MOGLIE HILDA - lettere capitali -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0