Ercole e l'Idra di Lerna
statuetta,
ca 1575 - ca 1580
Soggetti profani. Personaggi: Ercole. Animali fantastici: Idra
- OGGETTO statuetta
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MATERIA E TECNICA
cera/ modellatura
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ATTRIBUZIONI
De Boulogne Jean Detto Giambologna (1529/ 1608)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio, collezione Loeser
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione di questa cera direttamente a Giambologna sostenuta dalla storiografia più antica (Lensi, Dhanens) è accettata da Radcliffe e Avery, insieme alla provenienza dalla collezione di Bernardo Vecchietti, amico e committente dell'artista, indicata a penna sulla base dell'oggetto. Per la finezza dell'insieme, piu' che di un bozzetto potrebbe trattarsi di modello per il calco da fusione come sostengono a ragione Radcliffe e Avery. La cera è in relazione alle sei 'Fatiche di Ercole' fuse in argento per la Tribuna della Galleria degli Uffizi fra il 1576 e 1589 ed ora perdute; qui sono ricordate nell'inventario 1589, poste su apposite mensole lignee lungo le pareti. Dai documenti risulta che l''Ercole e l'Idra' venne fuso nel 1580 da Michele Mazzaferri. Del gruppo è pervenuta una versione in bronzo, ora a Dublino che corrisponde esattamente al modello Loeser per dimensione e figura, fusa con molta probabilità dopo la morte di Giambologna (1608). Rispetto ad altre versioni bronzee dell''Ercole e Idra' riferite all'ambito giambolognesco, (Firenze, Baltimora e New York), questa statuetta differisce per l'alta qualità stilistica e per la stessa composizione. Secondo il gusto del tempo, che mirava a documentare quanto possibile l'ideazione e le varie fasi esecutive dell'opera,il Vecchietti conservò nella sua collezione numerosi bozzetti in terra e cera di Giambologna, ricordate da Raffaello Borghini ne "il Riposo", dove però non si fa cenno a questo soggetto. Parte dei bozzetti passarono alla fine del Settecento sul mercato inglese dopo essere stati di proprietà privata, e una certa quantità confluì in seguito al Victoria and Albert Museum. Fra i modelli in cera e in terra che alla morte dell'artista rimasero nella bottega di Borgo Pinti (Corti), acquistati successivamente dai Medici, non è ricordato questo soggetto. Avery inoltre non fa menzione della presente statuetta nel suo breve scritto sulla collezione di modelli del Vecchietti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900293037
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0