coppa,
Coppa marrone scuro con macchie più chiare e grigie. Montatura in argento dorato a fuoco, il nodo è sbalzato, l'orlo della coppa è bordato in lamina dorata e zigrinata
- OGGETTO coppa
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MATERIA E TECNICA
sardonice
- AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Tesoro dei Granduchi, già Museo degli Argenti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Hanloser accosta la coppa a calici bizantini (Tesoro di San Marco, nn. 48, 51, 56, 58, 63) e con un vaso del Museo Nazionale di Copenhagen. La lavorazione del pezzo è reperibile anche in vasi più antichi, come la coppa di Botosani a Mosca, forse del V secolo. La forma è analoga a quella del calice di Tassilo (IX-X sec.?). La critica concorda nel riconoscere la contemporaneità tra il calice e la montatura. Il pezzo appartenne, forse, al Tesoro di Lorenzo il Magnifico, ed è citato nel 1683 nella Tribuna degli Uffizi. Fu trasferito nel 1785 al Gabinetto delle Gemme e nel 1921 nel Museo degli Argenti
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900292978
- NUMERO D'INVENTARIO Gemme 556
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0