San Marco Evangelista

statua post 1411 - ca 1413

statua raffigurante san Marco evangelista

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ scultura
  • MISURE Altezza: 249 cm
  • ATTRIBUZIONI Bardi Donato Detto Donatello (1386 Ca./ 1466): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • INDIRIZZO Via dell'Arte della Lana, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua fu commissionata nel 1409 dall'Arte dei Linaioli a Niccolò di Piero Lamberti, ma sappiamo da un documento che nel 1411 vi lavorava Donatello. Passerini ed il Franceschini dedussero che il 'San Marco' fu iniziato dal Lamberti e portato a termine da Donatello. Il Janson per primo ha affermato che la statua è interamente opera di Donatello e che probabilmente il Lamberti, secondo quanto gli venne richiesto nel documento d'allogagione, si limitò solo ad acquistare il marmo. L'Arte aveva fissato come termini di esecuzione dell'opera il 1413, ma ciò non risulta dai documenti: per questo il Wundram tende a datarla al 1414/1420, anni di cui sono andati persi i documenti relativi all'Arte. Il 'San Marco', per la struttura autonoma ed equilibrata è considerata dalla critica come le prime statue pienamente rinascimentali di Donatello. La presenza del cuscino sotto i piedi del 'San Marco' potrebbero costruire un'allusione all'attività dei venditori di tessuti, di cui il Santo era protettore". Santanicchia (cfr. scheda 33, in Bagliori dorati 2012, con bibliografia precedente) evidenzia come, nonostante il racconto vasariano citi una collaborazione iniziale tra Brunelleschi e Donatello, la paternità donatelliana del San Marco non sia mai stata messa in discussione dalla critica. Lo studioso sottolinea come lo scultore abbia sviluppato e sintetizzato nella celeberrima opera una serie di proposte innovative che muovevano dalle riflessioni sull'arte classica, sull'articolazione e la collocazione della figura nello spazio e sulla resa introspettiva. In particolare, risulta una felicissima soluzione la scelta del cuscino sul quale il santo affonda leggermente il piede destro per dare quel senso di sbilanciamento del corpo che contribuisce a ottenere un naturale dinamismo, risolto in termini di "ponderatio" policletea. Il senso del movimento espresso dal San Marco emerge con forza anche nella visione tergale. Grazie ai restauri eseguiti dall'OPD nel 1986 e nel 2019-2021 sono riemerse labili tracce di doratura nei bordi della veste, sul cuscino, sulla coperta del libro, nei capelli, nella barba e nei sandali. Le preziose finiture in oro peraltro erano state previste nel documento del 1411 con il quale veniva assegnato il blocco di marmo a Donatello per l'esecuzione del San Marco. L'opera che avrebbe dovuto essere collocata al suo posto il 1 novembre 1412, risulta ancora non finita nell'aprile del 1413. La maggioranza della critica, anche quella più recente, sembra propensa a ritenere che la statua sia stata terminata di lì a poco. Anche Aldo Galli (in Donatello in Toscana 2022) riferisce al solo Donatello l'esecuzione del San Marco, escludendo quindi la partecipazione di Brunelleschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900291902
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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