ritratto di Raffaele Grassi

dipinto, ca 1540 - ca 1550

Ritratti: Raffaello Grassi. Abbigliamento: zimarra con fettuccia al collo. Interno. Paesaggi: nuvole. Oggetti: testa femminile in marmo; tavolo; monete d'oro e d'argento. Decorazioni: fregio scolpito o teste di putti e fogliami

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Florigerio Sebastiano (1500 Ca./ 1543)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, in epoca imprecisata, fu acquistato dal cardinal Leopoldo della cui collezione faceva già parte nell'inventario redotto tra il 1663 e il 1667. Negli inventari del 1663 e 1675 viene attribuito a Palma il Vecchio, ma quando nel 1794 dalla Guardaroba proviene agli Uffizi, vi giunge con un riferimento a Tiziano e senza l'identificazione del personaggio raffigurato. Ai primi dell'Ottocento il dipinto viene considerato un ritratto di Jacopo Sansovino in età giovanile, identificazione rifiutata da Crowe/Cavalcaselle che portano a confronto il ritratto dello scultore da vecchio, eseguito da Tintoretto e conservato agli Uffizi e che non escludono possa trattarsi di un'opera di Tiziano ridotta "a mal partito dai restauri e dal ridipinto". Dal 1907, pur rimanendo inalterata l'identificazione con il Sansovino viene abbandonata l'attribuzione a Tiziano, sostituita con un generico riferimento alla scuola veneziana del XVI secolo. E' il Gamba, nel 1924 a collocare il dipinto nella scuola friulana e ad avanzare il nome del Florigerio, osservando che "quel fondo di esedra interrotta per lasciar vedere il cielo e il paese, non so se originato da qualche perduto prototipo giorgionesco, è rimasto specialmente nel repertorio dei pittori friulani, tanto in tavole d'altare che in ritratti. La tecnica levigata, la intonazione grezza e la scialba illuminazione...richiamano alla mente un allievo di Pellegrino di San Daniele, e imitatore molto annacquato del Pordenone, Bastianello Florigerio...". Al Florigerio si riferisce il Vasari nella Vita del Pordenone e di altri pittori friulani "Ebbe Bastiano la maniera cruda e tagliente... Fu assai bello inventore e si diletto' molto di fare ritratti di naturale, belli in vero e molto simili; ed in Udine, fra gli altri, fece quello di messer Raffaello Belgrado, e quello del padre di messer Gianbattista Grassi, pittore ed architettore eccellente, dalla cortesia ed amorevolezza del quale avemo avuto molti particolari avvisi delle cose che scriviamo del Friuli". Il brano del Vasari e la presenza, a tergo della cornice del dipinto, dell'iscrizione "Grosso del Palma Vecchio" indussero il Gamba a confermare l'autore del dipinto e l'identità del personaggio raffigurato. L'opera è citata in tutte le guide della Galleria degli Uffizi a partire dal 1804
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287426
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario 1890, n. 894
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • ISCRIZIONI sul retro, sul telaio, a sinistra - 6, 894 - numeri arabi - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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