Pala della Signoria. Madonna con Bambino, Sant'Anna, santi e angeli
dipinto,
1510/ 1515
Soggetti sacri. Personaggi: Sant'Antonino (?) ; San Tommaso D'Aquino; San Giovanni Evangelista; San Bernardo da Chiaravalle; San Giovannini Battista bambino; Madonna; Gesù Bambino; Sant' Anna Metterza; Trinita'; Santa Reparata; San Zanobi; San Barnaba (?); Sant' Andrea Corsini (?). Figure maschili: santi. Figure: angeli; cherubini. Abbigliamento: all'antica; contemporaneo. Oggetti: libri; croce astile; palma; pastorale; ostensorio; giglio stendardo; strumenti musicali. Architetture: gradini; nicchia
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bartolomeo Della Porta Detto Fra' Bartolomeo (1472/ 1517)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
- LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
- INDIRIZZO P.zza S. Marco 3, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionata in origine a Filippino Lippi che morì senza aver intrapreso la pittura, questa pala fu allogata a Fra' Bartolomeo il 26 novembre 1510 per la sala del Gran Consiglio che fu edificato dalla Repubblica fiorentina dopo la cacciata dei Medici da Firenze nel 1494. La tavola doveva aver già raggiunto l'attuale stato di completezza il 5 gennaio 1513 perchè a tale data, nell'atto di divisione della compagnia artistica tra il Frate e Mariotto Albertinelli, risulta già "disegnata di spalto". Buona parte della critica ha indicato nel ritorno dei Medici a Firenze dopo la caduta del governo repubblicano nell'agosto del 1512 e nella conseguente ristrutturazione della sala del Gran Consiglio la spiegazione per il fatto che Fra' Bartolomeo non completò mai la pala. Ma come segnalarono per primi Crowe e Cavalcaselle, il nuovo governo fiorentino intendeva far completare la tavola. Infatti stanziò 100 fiorini il 10 giugno 1513 per questo scopo e il pagamento è ricordato nei libri di S. Marco il 17 e un altro giorno dello stesso mese. Per la lettura iconografica del dipinto gli studi partono dall'indicazione fornita dal Vasari secondo il quale vi sono raffigurati "...tutti e' protettori della città di Fiorenza, e que' Santi che nel giorno loro la città ha aute le sue vittorie; dov'e` il ritratto d'esso fra Bartolomeo fattosi in uno specchio:...". In base a tale suggerimento il Marchese identificò questi santi come Anna, Giovanni Battista, Giovanni Gualberto, Reparata, Zanobi, Barnaba, Vito, e Antonino. Mentre buona parte della critica successiva non si pronuncia sull'argomento, il von der Gabelentz ripete i nomi fatti dal Marchese e il Wilde fa anche quello di San Bernardo da Chiaravalle. Il Wind stenta di riconoscere tra queste figure San Vito sorprendendosi dell'assenza sia di questo Santo del giorno del trionfo dei fiorentini su Pisa a Cascina (28 luglio 1364) , sia di Pietro e Paolo, Santi del 29 giugno, giorno della vittoria delle truppe di Firenze sull'armata milanese ad Anghiari nel 1440. Tuttavia, considerando questa tavola all'interno del programma di decorazione per l'intera sala del Gran Consiglio che prevedeva dipinti paretali di mano di Michelagnolo Buonarroti e Leonardo da Vinci che raffiguravano appunto le battaglie di Cascina e Anghiari, la presenza dei santi Vito, Pietro e Paolo in questa tavola sarebbe stata superflua. Purtroppo l'incompletezza della pala di Fra' Bartolomeo impedisce l'identificazione sicura di tutti i Santi presenti (cfr. il campo 'Note sul soggetto') . La presenza centrale di Anna, Santa del giorno della cacciata del duca di Atene (26 luglio 1343) sembra indicare una chiave di lettura antimedicea per l'iconografia della tavola che doveva esser collocata di faccia ad una statua commissionata al Sansovino e raffigurante il Salvatore che veniva celebrato il 9 novembre, il giorno che Piero de' Medici fu espulso da Firenze nel 1494. Stilisticamente la pala sembra riflettere l'influsso di altri grandi pittori del primo Cinquecento. La spazialità sembra derivare da opere di Giovanni Bellini come la 'Pala di San Zaccaria' che Baccio potrebbe aver visto a Venezia nel 1508. E alcune delle singole figure dalla fisionomia arcigna suggeriscono che il frate abbia subito il fascino dei cartoni di Leonardo e di Michelangelo per i loro dipinti incompiuti per la sala del Gran Consiglio. Numerosi disegni di Fra Bartolomeo sono stati collegati con la pala dalla critica e si rimanda alla bibliografia anche per le vicende legate alle varie localizzazioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287161
- NUMERO D'INVENTARIO inv. 1890, 1574
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0