angelo con committente inginocchiato

scultura, ca 1315 - ca 1320
Tino Di Camaino (cerchia)
1285 ca./ 1337

n.p

  • OGGETTO scultura
  • MISURE Altezza: 81 cm
  • ATTRIBUZIONI Tino Di Camaino (cerchia)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Lupo Di Francesco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura fu pubblicata per la prima volta e attribuita dal Santangelo nel 1939-40, in occasione dell'acquisto dell'opera per lo Stato da una collezione privata. Lo studioso indicò in essa la parte componente l'ordine superiore di un monumento funebre, posto al di sotto del coronamento ogivale e sopra la camera destinata all'immagine giacente del defunto. Come l'analogo gruppo frammentario della Liebeghaus di Francoforte, anche questo doveva contare al centro una Madonna 'Sedes Sapientiae' e dall'altro lato un santo in preghiera. L'attribuzione a Tino di Camaino si basa sulla vicinanza stilistica con la statuetta di Monaco e, in particolare con l'"Annunziata" posta sul coronamento della tomba Bardi in S. Croce riconosciuta come opera di Tino dal Valentiner, mentre la datazione a dopo il 1321 collocherebbe la scultura agli inizi del soggiorno fiorentino dello scultore. La datazione del Santangelo fu seguita dalla Brunetti e tutta la letteratura critica ha continuato a datarla al periodo fiorentino dell'artista. Naoki Dan invece scarta la possibile appartenenza al periodo fiorentino in quanto i monumenti funebri di Tino a Firenze, la tomba Della Torre in S. Croce, quella d'Orso in Duomo e il sepolcro di Bruno Beccuti in S.Maria Maggiore, sono di ecclesiastici, la cui acconciatura è specifica e diversa da quella del devoto genuflesso. Il Dan quindi, tramite una serie di confronti ha dimostrato il collegamento stilistico con le statue dei consiglieri nel sepolcro di Arrigo VII nel Duomo di Pisa e ha identificato la figura inginocchiata con l'imperatore. Nella recente monografia su Tino di Camaino il Kreytenberg, pur accettando il riferimento stilistico con i consiglieri di Arrigo, esclude sia l'autografia, sia l'identificazione con l'imperatore perchè, anche in una terza rappresentazione, Tino lo avrebbe certamente raffigurato con gli zigomi marcati come nelle figure di "Arrigo in trono" e di "Arrigo giacente": lo studioso, che già nel 1980 aveva proposto Lupo di Francesco come autore delle statue dei "Consiglieri" e di alcune altre sculture, ripropone il nome di questo collaboratore del maestro, che gli successe alla direzione del cantiere del Duomo di Pisa. Recenti recuperi documentari hanno permesso di circostanziare meglio da un punto di vista stilistico la personalità di Lupo di Francesco, al quale è stata attribuita l'Arca di S. Eulalia a Barcellona. Di conseguenza non sembra possibile stilisticamente attribuire a Lupo alcune figure del monumento pisano di Arrigo VII già accostategli dal Kreytenberg, ed anche il presente gruppo scultoreo ad esse affine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286844
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 482
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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