monumento funebre - ad arca - bottega fiorentina (sec. XIX)
monumento funebre ad arca
1857 - 1857
Struttura bidimensionale con basamento modanato, corpo centrale a blocco rettangolare, terminazione ad arca con timpano
- OGGETTO monumento funebre ad arca
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco di Carrara/ scultura/ incisione/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia di questo monumento, a foggia di sarcofago neoclassico, è perfettamente in linea con gli esempi dell'architettura funebre dell'epoca, improntata a sobrietà, razionalità e linearità nella struttura architettonica. Gli elementi decorativi (ovuli e dentelli, nastri, foglie d'acanto e palmette) sono un esempio del campionario decorativo tipico dell'architettura classicista di indirizzo accademico di metà Ottocento. Eretto per il giovane spagnolo Francesco di Paola, è collocato nella parete di fondo del corridoio che ospita le sepolture. Il sepolcreto del complesso monastico di Monte Oliveto fu istituito dai monaci nel 1854 e il suo utilizzo si protrasse fino al 1860. Originariamente il sepolcreto fu collocato nel portico terreno settentrionale del chiostro monastico, già tamponato a metà Ottocento. Le lapidi sono tuttora disposte lungo le pareti perimetrali e nel pavimento di questo ambiente. Il sepolcreto coperto è attualmente l'unico corridoio di accesso alla chiesa sotterranea, detta anche Cappella del Paradiso, che custodisce l'ipogeo della famiglia Capponi. Quando fu esaurito lo spazio per le sepolture in quest'area del monastero, il sepolcreto dilagò sul sagrato della chiesa, dove tuttora, in pessimo stato di conservazione, si trovano più file di lapidi di pressochè identiche dimensioni e fattura. Va ricordato che le lapidi poste sul sagrato della chiesa furono brutalmente spezzate dai militari quando il complesso monastico, a seguito delle soppressioni ecclesiastiche del 1866, fu destinato ad uso militare (prima caserma dei bersaglieri, poi convelescenziario militare, infine ospedale militare). Il sepolcreto, che garantiva ai monaci utili entrate economiche, servì in particolare le famiglie possidenti della zona di Monte Oliveto (Strozzi, Capponi), ma anche altre persone che ebbero qualche relazione col luogo. Tra le sepolture collocate nel portico coperto si possono ricordare quelle del segretario del Cardinale Giuseppe Fesch, Cristoforo Brenzio di Tredozio, e della madre della scultrice Felicie de Fauveau (si vedano le singole schede sulle lapidi sepolcrali)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283908
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI nel corpo centrale del monumento - A/ FRANCESCO DI PAOLA/ SPAGNUOLO/ FIGLIO UNICO E DELIZIA/ DEL CAV(alier) ANTONIO RUIZ DE LA FUENTE E PAOLINA BALDACCI/ PER CRISTIANA PIETA' E FIGLIALE RISPETTO/ PER DOLCEZZA DI MODI E CANDOR DI COSTUMI/ PER INGEGNO E COLTURA DI ANIMO/ COMMENDEVOLE DISTINTO/ E DAI CONGIUNTI E DAGLI AMICI DAI CONOSCENTI/ MERITAMENTE AMATO E PIANTO/ QUANDO/ DA FIERO MORBO CON UNTO/ RIPOSO' QUI FRA GLI ESTINTI/ DOPO 16 ANNI 7 MESI E 12 GIORNI DI VITA/ CHE TERMINAVA IL 15 OTTOBRE 1857/ LASCIANDO AI GENITORI DESOLATI/ L'INCARICO INSOLITO DOLOROSO/ DI PIANGERLO ESTINTO E DI TRAMANDARE ALLA POSTERITA'/ LA MEMORIA DELLE SUE VIRTU' SCOLPITA IN QUESTO MONUMENTO - lettere capitali - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0