allegoria della Ragione che sottomette l'Arroganza e l'Invidia (?)
dipinto,
Allori Alessandro (bottega)
1535/ 1607
Personificazioni: Ragione; Invidia; Arroganza. Figure: vecchi barbuti. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (figure allegoriche) corona d'alloro; corona d'oro; libro; serpe; falce abbassata; orecchie d'asino; clessidra; stella
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Allori Alessandro (bottega)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della Galleria degli Uffizi, tutta sul tema delle grottesche, fu portata a termine in un lungo arco di tempo. Voluta da Francesco I de' Medici per ospitare la ricca e varia collezione granducale, la galleria venne decorata a partire dal 1581, come risulta dalla data dipinta in una delle campate strette. Tale data è confermata nei "Ricordi" di Alessandro Allori, dove sono anche citati i nomi dei frescanti che parteciparono all'opera: l'Allori stesso, Ludovico Buti, Giovan Maria Butteri, Giovanni Bizzelli, Alessandro Pieroni, Giovanni Balducci detto il Cosci, Ludovico Cigoli appena ventiduenne, Gabriello Caccini garzone del Butteri, Cecchino Mati e Pierino del Meglio scolari dell'Allori. Alcuni di questi pittori avevano già lavorato per il granduca una decina di anni prima nello Studiolo di Palazzo Vecchio. Nella lista non compare invece il nome di Bernardino Poccetti al quale, dopo l'accenno del Baldinucci, veniva tradizionalmente riferita la decorazione del primo corridoio e della saletta dell'Armeria. Difficile, comunque, è individuare le singole mani nell'intreccio di decorazioni giocosamente scandito da imprese medicee e da riferimenti araldici. Per questa quarantaseiesima campata è comunque possibile avanzare il nome dell'Allori stesso, la cui mano è facile individuare anche nel pergolato che decora la quarantacinquesima. Un confronto stilistico e iconografico piuttosto calzante è rappresentato dal pannello (una pesca delle perle) dipinto sempre per Francesco I, circa un decennio prima, per lo Studiolo di Palazzo Vecchio. L'artista dunque riservò a sè stesso la decorazione delle ultime campate, le più grandi, che si affacciano sull'Arno. Non è addiruttura da escludere la possibilità che i lavori alla Galleria di levante abbiano avuto inizio proprio da queste campate
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281688-8
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0