episodi della vita di Cosimo I de' Medici, allegorie, vedute di città toscane, imprese di Cosimo I de' Medici e ritratti
dipinto,
ca 1556 - ante 1558/05/00
Vasari Giorgio (1511/ 1574)
1511/ 1574
Marchetti Marco Detto Marco Da Faenza (1526 Ca./ 1588)
1526 ca./ 1588
Volta a calotta scompartita in tondi, quadrilateri, pareti scompartite in riquadri e ovali
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Lunghezza: 717
Larghezza: 733
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ATTRIBUZIONI
Vasari Giorgio (1511/ 1574): progetto, parziale esecuzione
Van Der Straet Jan Detto Giovanni Stradano (1523/ 1605): ESECUZIONE
Marchetti Marco Detto Marco Da Faenza (1526 Ca./ 1588)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'apoteosi della famiglia Medici attuata dal Vasari nella decorazione delle sale al primo piano del palazzo si conclude con la celebrazione di Cosimo I al quale l'aretino dedica questa sala "come a più moderno principe ed eroe che sia stato in casa vostra, oltre all'aver lui fatto accomodare questi appartamenti". Anche se il motivo non viene rilevato espressamente dal Vasari nei "Ragionamenti", tuttavia viene naturale il parallelismo, già fatto per altri personaggi medicei, con gli dei esaltati nel soprastante quartiere degli Elementi: in questa luce Cosimo corrisponde a Giove, e, come questi fu sottratto miracolosamente ad una fine tragica, quella di essere divorato dal padre Saturno, per divenire re degli dei, così quello, proveniente da un ramo collaterale della casa Medici, fu scelto dal Senato per salvare lo stato di Firenze, che alla morte di Alessandro rischiava di diventare dominio dell'impero. Il programma iconografico della sala è dovuto quasi per intero all'aretino mentre i suggerimenti forniti forse da Cosimo Bartoli nella primavera-estate del 1556 si limitarono ai soggetti di alcune storie della volta. Nella decorazione il Vasari usando i soliti schemi allegorici ed encomiastici fa riferimento ad episodi legati all'attività di conquista e di stabilizzazione del proprio territorio operata da Cosimo, che ritroveremo espressi in termini più magniloquenti nel salone dei Cinquecento. Ad essi si aggiungono le vedute delle città fortificate da Cosimo, eseguite dallo Stradano su rilevamenti in loco fatti da Michele da Ridolfo, e vivacissime scene di battaglie realizzate dal fiammingo con ripresa a volo di uccello. Accanto a questi soggetti allusivi alla vita pubblica di Cosimo ne compaiono altri legati a quella privata: in questa sfera si collocano i ritratti dei figli e della moglie Eleonora di Toledo e i freschissimi episodi dipinti in alcuni ovati sulle pareti raffiguranti la partenza di Eleonora da Napoli e il suo arrivo al Poggio a Caiano, o la nascita e il battesimo dell'erede Francesco. Fanno da cornice a queste storie delle briose grottesche di Marco da Faenza e dei raffinatissimi stucchi su probabile disegno di Bartolomeo Ammannati
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281632-0
- NUMERO D'INVENTARIO Palazzo Vecchio, Catalogo delle cose d'arte, n. 425
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0