motivi decorativi vegetali a festoni con nastri e putti
scultura,
1476 - 1478
Benedetto Da Maiano (1442/ 1497)
1442/ 1497
Statua a figura intera a tutto tondo, base tronco piramidale, fusto a vaso, piatto raccoglicera, bocciolo
- OGGETTO scultura
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MISURE
Profondità: 40 cm
Altezza: 65 cm
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ATTRIBUZIONI
Benedetto Da Maiano (1442/ 1497)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
- INDIRIZZO P.zza della Signoria, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I due gruppi di putti collocati ai lati sull'architrave della porta tra la sala dei Gigli e la sala dell'Udienza, come il San Giovannino e la Giustizia, sono citati dal Vasari come opera di Benedetto da Maiano. I due gruppi scultorei concepiti da Benedetto per ornare il timpano del portale, sul lato della sala dei Gigli, furono eseguiti come la statua della Giustizia e il San Giovannino, presumibilmente tra il 1477 e il 1478. Dai documenti pubblicati dal Poggi e reinterpretati recentemente dalla Carl, risulta che Benedetto ebbe la commissione dei soffitti delle due sale nel 1472, e che a partire dal 1476 mise mano alla porta interrompendo i lavori nella cappella di Santa Fina a San Gimignano. Nel dicembre 1478 la porta fu valutata ed è probabile che in questa circostanza fosse perfettamente completata. Le parti scultoree appoggiate sopra l'architrave, la Giustizia sul lato dell'Udienza, e il san Giovannino e i putti con candelabri sul lato della sala dei Gigli furono tolti dalla loro collocazione originaria ai tempi di Cosimo I e entrando a far parte a tutti gli effetti delle collezioni ducali persero con il tempo ogni legame con la struttura architettonica. Prima di passare al Bargello i due gruupi scultorei si trovavano forse nei magazzini delle fabbriche civili, se come sembra probabile, sono da identificare con quelli citati in una nota di opere che avrebbero potuto essere portate al Bargello. Nel Museo Nazionale sono ricordati dalla guida del Supino con il giusto riferimento alla loro provenienza originaria e al loro autore. Qui rimasero esposti fino al 1909, quando su suggerimento del Lensi furono riportati nella loro collocazione origianaria. Lensi nell'inventario del 1918 annota: "la statua di S. Giovanni e i due gruppi di putti sono in deposito, salva ogni ragione di proprietà"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281601-3
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 111
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0