natività di Gesù/ Annunciazione

dipinto murale,

due cornice a dentelli culminante in una cuspide triloba

  • OGGETTO dipinto murale
  • ATTRIBUZIONI Gerini Niccolò Di Pietro (notizie Dal 1368/ 1414-1415): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Dal Ponte Giovanni
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • INDIRIZZO Via dell'Arte della Lana, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi sui pilastri sostituirono una decorazione più antica (metà sec. XIV) eseguita su commissione delle varie Arti prevalentemente su tavole. Verso la fine del XIV secolo si cominciò ad affrescare la chiesa, iniziando dalle volte (vedi P32921) e nel 1402 si decise di togliere le tavole dai pilastri sostituendole con affreschi, un documento ricorda infatti “….quando pe’ Capitani d’Orto San Michele feceno levare de’ pilastri della chiesa tucte le tavole di tucte le arti” (Firenze, A. S. F., Santa Maria Nuova, inv. dei mobili di Lemmo Balducci, n. 3, c. 9, in Poggi G.). Appartengono a questa seconda fase di decorazione dei pilastri quasi tutte le figure che si vedono oggi affrescate; il ciclo fu eseguito da numerosi pittori fra cui Ambrogio di Baldese, Smeraldo di Giovanni e Niccolò di Pietro Gerini ricordati nei Libri di pagamento (A. S. F., Capitani di Orsanmichele, Libro di debito e credito, nn. 210-211-212-213-214, 1403-1409; documenti pubblicati in Gamba C.). Gli affreschi, scomparsi in seguito ad una imbiancatura eseguita nel 1770, sono riemersi solo dopo il restauro del 1864. Sul presente pilastro sono rappresentate storie della Vergine: la Natività di Gesù, L’Annunciazione e l’Assunzione; l’opera assegnata dal Vasari genericamente a Jacopo del Casentino, come tutta la decorazione della chiesa, è stata invece attribuita a Giovanni dal Ponte dal Berenson. La critica più recente (Cohn, Berenson) l’ha invece riferita a Niccolò di Pietro Gerini, probabile esecutore dei quattro lati affrescati del pilastro in questione. Ricordato nei documenti per l’affresco di San Niccolò oggi scomparso, il Gerini è menzionato anche in un pagamento a lui effettuato nel 1409 “per dipingere e orare un pilastro dell’Oratorio di Nostra Donna”, probabilmente identificabile con il nostro. L’opera è stata datata fra il 1410 ed il 1430 dal Cohn, e fra il 1400 ed il 1410 dal Boskovits, ipotesi quest’ultima che ci sembra attendibile anche in base alla documentazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281529-1
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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