episodi della vita della Madonna, di san Giovanni Battista e di santi

dipinto, 1485-1490

Ogni parete e' divisa da cornici a finta decorazione architettonica in sei scomparti di forma rettangolare e una lunetta posta in alto. La volta e' divisa in quattro vele da costoloni decorati con motivi geometrici e floreali

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Bigordi Domenico Detto Domenico Ghirlandaio (bottega)
    Bigordi Davide Detto Davide Ghirlandaio (1452/ 1525)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione del Ghirlandaio copre una precedente decorazione di Andrea Orcagna, eseguita su commissione della famiglia Tornaquinci tra il 1340 e il 1348, e che cogli anni si era sciupata a causa di infiltrazioni d'umidita'. Per l'esecuzione dell'intero ciclo pittorico il Ghirlandaio si servi' della collaborazione della sua bottega, che esegui' gli affreschi su disegni preparati dal maestro. Si tratta per lo piu' di schizzi per singole figure, riutilizzate in diversi affreschi. Le mani degli allievi sono piu' evidenti negli scomparti posti in alto, meno visibili agli occhi degli osservatori, e nelle piccole figure generalmente poste sullo sfondo. A questo proposito il Vasari, che doveva essere ben informato, per aver ricevuto direttamente notizie da Francesco Granacci e da Ridolfo Ghirlandaio, entrambi nella bottega di Domenico, fa il nome di David e Benedetto Ghirlandaio, Sebastiano Mainardi, Michelangelo, Francesco Granacci, Niccolo' Cieco, Iacopo del Tedesco, Jacopo dell'Indaco, Baldino Baldinelli, Giuliano Bugiardini. Che le storie affrescate dal Ghirlandaio abbiano un valore documentario e' stato piu' volte ripetuto, e in effetti sono qui ritratte in abiti del tempo giovani nobildonne e alcuni dei personaggi piu' illustri della Firenze di fine Quattrocento quali, ad esempio, i quattro filosofi umanisti Ficino, Landino, Poliziano, Demetrio Greco. Anche le ricostruzioni di interni sono fedeli e il gusto per la citazione classica che il Ghirlandaio mostra nella resa di architetture e decorazioni testimonia la consuetudine che un artista del Quattrocento aveva con l'antica Roma. La commissione prevedeva anche l'esecuzione di un dipinto da collocarsi sopra l'altar maggiore che, eseguito per lo piu' dalla bottega a causa della morte prematura del Ghirlandaio, fu fra il 1560 e il 1565, all'epoca dei lavori di ristrutturazione del Vasari alzato e portato in avanti di oltre tre metri. Nel 1804, in occasione dei nuovi restauri della chiesa, fu rimosso e smembrato e si trova oggi diviso fra le Gallerie di Monaco, di Berlino e in collezioni private. Nel 1940, durante i restauri degli affreschi del Ghirlandaio, sono affiorate sotto i costoloni della volta, entro compassi mistilinei, alcune figure (probabilmente di profeti), facenti parte della precedente decorazione dell'Orcagna (gli affreschi staccati sono attualmente collocati nei locali del museo di S. Maria Novella, cfr. scheda 09/00285308). Gli affreschi del Ghirlandaio sono stati piu' volte restaurati. Il restauro settecentesco e' ricordato dal Bottari ed e' forse da ricondurre ad Agostino Veracini, che in quegli anni restaurava anche il Cappellone degli Spagnoli. Il restauro attuale e' completato per la parete destra ed è in corso per quella sinistra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281188-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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