bottiglia, serie - bottega toscana (fine/inizio secc. XVIII/ XIX)
bottiglia
1790 - 1810
Le bottiglie, di vetro soffiato color verde, hanno il corpo sferoidale che superiormente si restringe fino a formare un collo cilindrico lungo e stretto che in alto si svasa lievemente e termina con un orlo piano. La base ha una rientranza conica non molto accentuata. Un esemplare ha il fondello rotto, mentre un altro ha il collo spezzato in prossimità dell'orlo ed ha una bocca chiusa dal sughero. Su questa stessa bottiglia, in basso, è incollata un'etichetta cartacea
- OGGETTO bottiglia
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MATERIA E TECNICA
CARTA
sughero
vetro/ soffiatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
- LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La morfologia della bottiglie deriva dalla cosiddetta "guastada", caratterizzata dal corpo globulare, dal lungo collo con la parte terminale svasata e una rientranza conica alla base, già diffusa nel XIV secolo, si pensi, infatti, all'esemplare raffigurato nell'affresco di Domenico di Bartolo rappresentante "L'Infermeria", nell'Ospedale di S. Maria della Scala a Siena, o, nel XV secolo, ai bellissimi esempi riprodotti ne "L'Ultima cena" peruginesca nel Cenacolo fiorentino detto di Fuligno. Il Fioravanti, nei suoi "Capricci medicinali" indica questa forma con il nome di "bozza longa", contenitore di diverse dimensioni e dagli usi più svariati (L. Fioravanti, Dé capricci medicinali, Venezia, 1680, p. 272). Con poche varianti, data la semplice morfologia, questa forma perdurerà per molto tempo e sarà presente in un'area geografica piuttosto vasta. Alcuni esemplari, che hanno un profilo molto simile a quello delle bottiglie della Verna, sono stati pubblicati recentemente e sono di produzione parmense del XVIII secolo; si tratta di un contenitore farmaceutico facente parte del corredo vetrario della Farmacia di S. Giovanni di Parma e di un altro esemplare conservato al Museo dell'Archivio Comunale della città (G. Dondi, Maioliche e vetri dalla Real Fabbrica di Parma alla Bormioli Rocco, Parma, 1990, pp. 18, 81). Interessanti confronti si possono stabilire altresì con la produzione modenese di bottiglie del XVIII secolo chiamate "zucche" o "zucchette", questo dipendente dalle dimensioni, caratterizzate anch'esse dal corpo globoso e dal lungo collo terminante con labbro estroflesso (E. Ferrari, G. Polacci, Arte estense del vetro e del cristallo nei secoli XIV-XIX, Modena, 1988, pp. 70, 91, figg. 19-20). Da simili confronti è possibile supporre che anche la serie di bottiglie della Verna sia una produzione tardo-settecentesca o dell'inizio del XIX secolo di una manifattura italiana, e più specificatamente toscana, dato la caratteristica di oggetti d'uso delle bottiglie stesse, che fa pensare ad una produzione di qualche vetreria locale piuttosto che ad un'importazione da centri rinomati soprattutto per la lavorazione di pezzi di particolare pregio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259313
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
- ISCRIZIONI Sull'etichetta di una bottiglia - ESTRATTO ALCOLICO DI FOGLIE DI NOCE - corsivo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0