Bottiglietta di vetro incolore con fondo piatto e corpo a sezione ottagona con angoli fortemente smussati, spalle arrotondate, breve e stretto collo con piccola imboccatura di piombo inserita dentro la bocca nella quale si notano i segni incisi a spirale dell'avvitatura del tappo, ora mancante. Il corpo è decorato con motivi ornamentali incisi alla ruota raffiguranti, sulle due facce principali, un'architettura di fantasia inquadrata da decorazioni spiraliformi che si ripetono sui due lati di minore larghezza. Nelle altre pareti sono raffigurati fiori stilizzati

  • OGGETTO bottiglietta
  • AMBITO CULTURALE Bottega Muranese
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Bottigliette caratterizzate da questa tipologia vengono prodotte in notevole quantità nel corso del XVIII secolo da diverse manifatture. Esemplari analoghi a quello della spezieria, per la morfologia e l'imboccatura di piombo, sono conservati in collezioni private o musei dell'Europa centrale e assegnati a manifatture locali (A. Von Saldern, German enameled glass, Corning, 1965, pp. 156, 416-420). Oggetti molto simili si ritrovano anche nella collezione Salviati Camerino a Venezia (G. Mariacher, Il vetro soffiato, Milano, 1959, p. 19, tav. 72) e nel Museo di Novellara (Vasi da farmacia nel Museo di Novellara, Imola, 1974, tavv. XXXII-XXXIII), attribuiti a maestranze veneziane e forse decorati nella bottega del Brussa, famiglia veneta specializzata nella pittura su vetro. Gli esemplari citati si differenziano dalla bottiglietta dell'aromateria proprio per essere dipinti e non incisi. Una bottiglia, di dimensioni maggiori, ma decorata a mola con racemi, è attribuita a laboratori vetrari estensi del Settecento (E. Ferrari, G. Polacci, Arte estense del vetro e del cristallo, Modena, 1988, p. 101, fig. 49). La constatazione che ci troviamo di fronte ad una tipologia molto diffusa rende abbastanza difficile, in mancanza di documenti, riconoscere con sicurezza l'ambito di produzione di questo oggetto. È ipotizzabile, comunque, che sia da attribuire a manifattura muranese del XVIII secolo, considerato che, nella bottega del Brussa, come in quella del Briati, oltre alla decorazione dipinta ci si dedicava anche a quella "alla boema" con la mola
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900258614
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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