Cristo risorto con angeli. Cristo risorto con angeli
armadietto per oli santi
1441/ 1460
Guardi Andrea Di Francesco (bottega)
notizie 1451-1474
Tabernacolo di piccole dimensioni, delimitato da due lesene sormontate da capitelli corinzi. Ai lati dello sportello si stagliano quattro angeli con le mani giunte e gli abiti svolazzanti. In alto al centro Cristo è raffigurato nell'atto di uscire dal sepolcro, con la croce della Redenzione e il calice per il sangue. Tutt'intorno corre un motivo decorativo molto semplificato con roselline e girali
- OGGETTO armadietto per oli santi
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MATERIA E TECNICA
marmo di Carrara/ scalpellatura
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ATTRIBUZIONI
Guardi Andrea Di Francesco (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "E' lavoro discreto tanto per modellatura che per esecuzione; ma non da attribuirsi ad un primario artista. Parrebbe da attribuirsi ad artefice fiorentino seguace della maniera dei Maiano": con queste parole G. Carocci (1897) individuò per il rilievo l'appartenenza all'ambito culturale fiorentino, dubbioso però è il riferimento alla maniera dei Da Maiano. Pare, infatti, che il grazioso tabernacolo (oggi privo di coronamento) trovi nell'ambito culturale donatelliano i suoi più immediati precedenti: dal tabernacolo del Sacramento che Donatello eseguì per la Basilica di San Pietro nel 1432-33, a quello di Bernardo Rossellino realizzato per Sant'Egidio a Firenze nel 1449. Sembra che proprio da quest'ultimo derivi l'idea compositiva degli angeli con le mani giunte e i panneggi morbidi e avvolgenti che lasciano intuire l'anatomia; ritornano anche gli stessi elementi decorativi dei capitelli e delle lesene scanalate. Ma rispetto alla delicata figura e alla sapiente resa dello spazio che troviamo nel prototipo del Rossellino, gli angeli del nostro rilievo presentano fattezze un pò grossolane e sono compresi in uno spazio ristretto e irreale. Il Cristo, invece, per la sua caratterizzazione patetica e un pò "selvatica", per i capelli a grosse ciocche e per il tentativo di resa muscolare, ricorda un paio di opere giovanili di Donatello, come il "Cristo in Pietà" del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze e il "Crocifisso" ligneo di Santa Croce. Infine, il tabernacolo pare ben reggere una datazione intorno alla metà del XV secolo e un'attribuzione alla bottega di Andrea di Francesco Guardi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900255000
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0