Tabernacolo di Legoli. Scene bibliche
Il tabernacolo, di forma parallelepipeda, è collocato al centro della cappella. Su ogni lato si apre una nicchia decorata da un arco lobato. Le pitture, lacunose e assai rovinate, sono le seguenti. Faccia anteriore. Nicchia: Madonna e quattro santi con angeli reggicortina. Sottarco: al centro Cristo benedicente entro clipeo, affiancato dagli Evangelisti e dai Dottori della Chiesa, seduti. Ai lati della nicchia: Annunciazione. Fianco destro. Nicchia: Cristo portacroce con le Marie. Sottarco: motivi decorativi fitomorfi. Ai lati della nicchia: due angeli stanti. Faccia posteriore. Nicchia: Cristo crocifisso tra due angeli, la Vergine, e i santi Francesco Domenico e Giovanni. Sottarco: motivi decorativi fitomorfi. Ai lati della nicchia: quattro angeli inginocchiati in preghiera ( in alto); S. Michele (a sinistra); incredulità di S. Tommaso (a destra). Fianco sinistro. Nicchia: Martirio di S. Sebastiano. Sottarco: motivi decorativi fitomorfi. Ai lati della nicchia: angeli
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Benozzo Di Lese Detto Benozzo Gozzoli (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Oratorio di S. Caterina
- INDIRIZZO Via Benozzo Gozzoli, 25, Peccioli (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come attestano i documenti citati dal Bacci, Benozzo Gozzoli affrescò il tabernacolo nel 1479, quando, lasciata Pisa ove era impegnato nei lavori in Camposanto, si rifugiò nelle colline pisane per sfuggire ad una epidemia di peste che stava colpendo il capoluogo. Il ciclo di affreschi, la cui qualità talvolta discontinua rivela la manifesta presenza delle mani di allievi, non sempre all'altezza del maestro, attesta in maniera perspicua l'allontanamento del pittore dai moduli di più provata accettazione delle formule gentiliane, per indirizzarsi invece verso un patetismo di matrice affatto originale nel curriculum dell'artista, forse non esauribile neppure al vaglio della lezione di Beato Angelico e Piero della Francesca. Gli affreschi, di cui ancor oggi sono apprezzabili momenti di altissima qualità pittorica, costituiscono un esempio più unico che raro di diffusione in plaghe del tutto periferiche di un linguaggio colto e assai aggiornato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900238820-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
2021
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
riproduzione del provvedimento di tutela (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0