acquasantiera,
1233 - 1233
Acquasantiera di forma rotonda con iscrizione sull'orlo esterno
- OGGETTO acquasantiera
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
- AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
- LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fu esposta, dapprima nella galleria Est, a sinistra del portale della cappella Dal Pozzo, sotto l'iscrizione del console Rodolfo [09/00235583] (DA MORRONA 1816). Negli anni '20, Lasinio pose la pila nella galleria Sud sotto il "Martirio di S. Efisio", dopo il sarcofago IX (A 7 est), sopra una piccola base con foglie (LASINIO 1831) e, poco dopo, sotto "S. Efisio che combatte i pagani", prima del reggileggio [09/00235591] e del detto sarcofago (al suo posto, l'urna già sopra il sarcofago IX) (ROSINI 1829). Per lasciare il posto al monumento Savi (1844), l'acquasantiera fu spostata sotto "S. Efisio al cospetto di Diocleziano", subito prima del sarcofago VI (A 9 est), facendo così coppia con una pila trecentesca [09/00235694] posta dopo (ROSINI 1845). Prima del 1906, viene operata un'inversione dei tre monumenti posti tra i sarcofagi V (A 3 est) e VI: la pila si trova subito dopo il sarcofago V. Con la risistemazione della galleria Sud, la scultura fu portata nel magazzino del Camposanto, da dove giunse al Museo dell'Opera (CARLI 1935a), esposta sopra il tronco di colonna [09/00235601]. Nel dopoguerra è ancora nel Palazzo dell'Opera (FELICI 1963), nella stessa configurazione. Quindi, il gruppo venne portato in Camposanto, nella Sala del Vaso attico; smembrata la composizione, l'acquasantiera fu trasferita nei depositi dell'Opera, dove sta tuttora. L'opera proviene dal complesso di S. Paolo all'Orto, alienato dai francesi, e fu portata in Camposanto, con altri pezzi in mostra ([09/00235589-09/00235590], [09/00235602]), nel dicembre del 1810 (LASINIO 1810-30) La "piccola Pila con Inscrizione all'intorno del 1200, con suo tronco di colonna" (LASINIO 1811a) si trovava nella chiesa, che non conservava più l'assetto originario, molto probabilmente nella funzione primitiva. condizioni di conservazione, dovute anche al fatto di essere sempre stata in uso e al coperto; non ha subito dilavamenti come rivela lo stato dei bordi e dell'epigrafe; si presenta consunta la parte inferiore del bacino, che ha perduta la patina originale, e la base, scheggiata in un punto, ha il fondo limato non più orizzontale. L'opera, di piccole dimensioni come era solito per questa tipologia, presenta un catino semicircolare ben condotto, con un bordo superiore profilato e all'esterno ha una forma ben tornita, leggermente bombata, compressa com'è tra la cornice aggettante contenente l'iscrizione e la base semplicemente sagomata. La scritta indica la data precisa d'esecuzione dell'opera, 23 marzo 1233, correttamente formulata, e nella parte finale, introdotta da un segno esornativo (tre punti che circondano un triangolo), messo lì per separare la data dal nome e porlo in rilievo: "S. Paul.", che può essere sciolto sia come nominativo che come dativo o genitivo e sembra indicare l'ente proprietario dell'opera e la proprietà/protezione del santo dedicatario. La scritta, con molte abbreviazioni nella parte finale, dovute forse all'aver scritto per esteso "Indictione", parola in genere abbreviata, presenta una netta prevalenza di capitali (si noti la A con l'asta orizzontale superiore e la tornita K), e nel complesso, una conduzione attenta e regolare, con le lettere uniformemente incise, dai bordi intagliati nettamente a dar maggiori rilievo e leggibilità alle parole. Per finire, dobbiamo segnalare che l'opera non aveva un punto di vista particolare; possiamo solo ipotizzare che la parte frontale, quella che veniva vista da chi vi si avvicinava entrando in chiesa, doveva essere quella con le parole finali "S. Paul.", che ponevano in rilievo il nome del santo e permettevano una corretta lettura della scritta che iniziava subito dopo, con il segno della croce
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235623
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2006
- ISCRIZIONI sull'orlo esterno - +A. D. MCCXXXIII INDICTIONE VI. X. KAL(ENDIS) APREL(IS) S. PAUL - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0