ritratto del senatore Orazio Marucelli
dipinto,
ca 1680 - ca 1680
Helmbrecker Dirk Theodor (1633/ 1696)
1633/ 1696
n. r
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Helmbrecker Dirk Theodor (1633/ 1696)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
- INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Ritratto del Senatore Orazio Marucelli figura nella Galleria Martelli nell'inventario del 1802-13 (A. Civai, Dipinti e sculture in Casa Martelli. Storia di una collezione patrizia fiorentina dal Quattrocento all'Ottocento, Firenze 1990, p.108, nota 215) e proviene probabilmente dalla collezione di Francesco di Giovan Filippo Marucelli (m. 1783). La famiglia Marucelli poteva vantare, nella seconda metà del Seicento, un'attività di collezionismo e di mecenatismo articolata in due luoghi diversi. A Firenze il Senatore Orazio e poi il cavaliere Roberto Marucelli tenevano il passo con l'ultimo grido della moda in fatto di pittura e di decorazione, seguendo da vicino il gusto dettato dal Gran Principe Ferdinando e chiamando, forse perfino in anticipo su di lui, i veneti Sebastiano e Marco Ricci a lavorare nei salotti del palazzo di Via Cavour (Chiarini in K. Lankheit ( a cura di), Gli ultimi Medici: il tardo barocco a Firenze, 1670-1743 (cat. della mostra Detroit, The Detroit Institute of Arts; Firenze, Palazzo Pitti), Firenze 1974, p. 308). La loro collezione è documentata dalle mostre nel chiostro della Santissima Annunziata cui sovente parteciparono come 'festaioli', ovvero organizzatori e prestatori. Nel 1706 Orazio espose una Flora di Sebastiano Ricci (F. Borroni Salvadori, 'Le esposizioni d'arte a Firenze dal 1674 al 1767', Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz XVIII (1974), 1, pp. 1-166, part. p. 153); nel 1767 il suo erede, Francesco Marucelli il giovane, erede della casata, esponeva ben 23 opere, tra cui predominavano gli stranieri, ed in particolare Dirck Helmbreker, era rappresentato da 8 lavori. E proprio a questo pittore, originario di Haarlem e discepolo del De Grebber secondo il Baldinucci F. Baldinucci, Notizie de' Professori del Disegno da Cimabue in qua (1681-1728), ed. Ranalli, rist. anast. a cura di P. Barocchi, Firenze 1974-75, vol V, p. 507) la scritta sul verso attibuisce il ritratto del Senatore Orazio. La biografia baldinucciana, piena di apprezzamento e di simpatia per il pittore nordico, ci presenta una storia movimentata da frequenti viaggi tra l'Olanda, la Francia e l'Italia, e nella stessa Italia da Venezia, a Roma, a Napoli, a Torino, a Firenze. Non fu però un vagabondare irrequieto, ma un seguire le richieste di importanti committenti: i Loredan a Venezia, l'ordine dei Gesuiti a Napoli, il Duca di Savoia a Torino; a Firenze Carlo Lorenzo di Alamanno degli Ughi, Folco Rinuccini e di Mattias Maria Bartolommei; e a Roma i Chigi, i Carpegna, il Conte Angiolosa e numerosi facoltosi clienti, tra cui l'Abate Francesco Marucelli. Questi era il celebre erudito che, con la sua biblioteca di 6000 volumi e la sua impresa di schedatura dei libri pubblicati in ogni campo dello scibile, aveva posto le basi e finanziato la costituzione e lo sviluppo della Biblioteca Marucelliana. Nella sua casa di Via Condotti a Roma adiacente all'Ambasciata di Spagna (Firenze, Biblioteca Marucelliana, A.S. XVII Inventari del Sig. Abate Francesco e Monsig. Aless:o Marucelli, c. 1 v.), non lontano da quel palazzo alla Trinità dei Monti in cui lo Helmbreker era stato ospitato dal Cavallerizzo maggiore del Cardinale Carlo de' Medici (F. Baldinucci, op. cit., V, pp. 507, 513) egli aveva raccolto ben 323 dipinti, di cui 21 dello Helmbreker (F. Borroni Salvadori, 'Non solo libri ma anche quadri collezionò Francesco Marucelli', Accademie e Biblioteche d'Italia XLI (1973), 3, pp. 169-180), sia di soggetto profano che allegorico e sacro. D'altra parte il pittore, al pari di altri artisti neerlandesi di religione cattolica e di ambizioni accademiche come il Miel e lo Sweerts, non si legò mai veramente con gli ambienti della bohème artistica nordica, preferendo le frequentazioni degli ambienti ecclesiastici. Il suo catalogo includeva sia opere serie di ascendenza reniana (tra quelle possedute da Francesco Marucelli, una Morte di San Francesco Saverio; Baldinucci, op. cit., V, p. 521) oltre alle bambocciate popolareggianti. Anche in quest'ultimo genere, tuttavia, egli introdusse registri inconsueti di 'moralità': per esempio, in un grandissimo Ballo di contadini sempre di Francesco Marucelli egli introdusse un festoso ballo di contadini, ma anche la figura di un giovane incerto tra svaghi e opere virtuose, e le allegorie della Morte e del Tempo che gli si avvicinano (Firenze, Biblioteca Marucelliana, A.S. XVII, c. 31; Baldinucci, op. cit., V, p. 513).Il ritratto di Orazio Marucelli, capo della famiglia e divenuto senatore nel 1680 (Borroni Salvadori, check) non figura nell'inventario di morte dell'Abate Francesco (morto nel 1704), che ne era il fratello minore. Si deve perciò pensare che esso sia stato eseguito durante il soggiorno fiorentino del pittore (da collocarsi dunque dopo il 1680), e che sia passato da Orazio ai nipoti Roberto e poi Giovan Filippo, quindi all'ultimo dei Marucelli, Francesco di Giovan Filippo di cui nel 1783 Marco Martelli fu l'esecutore testamentario [segue osservazioni]
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900230433
- NUMERO D'INVENTARIO Martelli 152
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI a tergo - Ritratto del Senat. Marucelli / dipinto da monsieur Teodoro / essendo il sud. Senatore suo mece / nate - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0