marina con torrione, barche attraccate e figure in costume orientale

dipinto, ca 1625 - ca 1649

n.r

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
  • ATTRIBUZIONI Grimaldi Giovan Francesco (1606/ 1680)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Rosa Salvatore (scuola)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
  • INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, pendant del n. 107, presenta una scena assai comune nella pittura di marine della metà del Seicento, ovvero un port dominato da un faro semidiroccato, nel quale sono attraccate numerose barche in cui sartiame, alberi e vele raccolte forma in intrico decorativo. I personaggi in abito orientale, che dovevano essere una presenza familiare in tutti i porti mediterranei e che fornirono pittoreschi episodi a molti paesisti e bamboccianti, da Filippo Napoletano a Johannes Lingelbach (Francoforte sul Meno 1622 -Amsterdam 1764) e a Jan Baptist Weenix (Amsterdam 1621- Huis tre Mey presso Utrecht 1660/61), completano la scena con le loro figure allungate, schizzate con velocità. I particolari del paesaggio sono appena accennati, come abbagliati nella luce di un sole che le ombre nette e che si annidano nella parte alta degli archetti della torre lasciano intuire come potente ma basso sull'orizzonte. Tutte queste notazioni luministiche hanno certamente come presupposto le sensibili annotazioni della verità di luce di Claude Lorrain, mentre il tono 'di genere' conduce all'ambito dei Bamboccianti, le figure aggruppate e impegnate in varie attività hanno un sapore callottiano e l'albero velocemente e nervosamente schizzato sulla sinistra riconduce a Salvator Rosa. Questi elementi indicano come ambiente per il n. 103 la scuola napoletana, dove per esempio Micco Spadaro (Napoli 1609/10-1675) assomma in sé tutte queste esperienze. Allievo di Aniello Falcone, egli può frequentare Salvator Rosa nella stessa sua scuola, ed assorbire gli stessi interessi per il paesaggio; poté avere contatti sia con Filippo Napoletano alla metà degli anni Venti, e tramite lui con il Callot; nel suo soggiorno a Roma poté vedere I paesaggi di Agostino Tassi e del Bril e le opere dei bamboccianti Cerquozzi e Miel, accostandosi a loro anche come autore delle 'macchiette' in molti dipinti di Viviano Codazzi. In opere come la Insenatura di mare con imbarco di munizioni, siglata e conservata a Napoli in collezione privata (Daprà in B. Daprà, G. Sestieri, Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro. Paesaggista e 'cronista' napoletano, Milano, Roma 1994, pp. 246-247, n. 110, ill.), il pittore napoletano mette in opera I suoi riferimenti rosiani e inoltre dipinge con poche pennellate numerosissime figurine compendiarie, slanciate e dalle caratteristiche teste piccole che ci paiono particolarmente affini a quelle del n. 103 Una pulitura del dipinto permetterà una più corretta valutazione dei meriti del dipinto in esame, che ci pare da inserire nella scuola napoletana della cerchia di del Gargiulo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900230402
  • NUMERO D'INVENTARIO Martelli 103
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI a tergo - 97 - non determinabile -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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