Ricordati di me che son la Pia. Nello e Pia
gruppo scultoreo,
1861 - 1861
Fedi Pio (1815/ 1892)
1815/ 1892
N.P
- OGGETTO gruppo scultoreo
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ATTRIBUZIONI
Fedi Pio (1815/ 1892)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il noto gruppo marmoreo è sempre stato a Palazzo Pitti dal momento del suo acquisto per L. 3000 da parte del Re, in occasione dell'esposizione nazionale del 1861. Rimaniamo alla accurata scheda in S. Pinto (1972), che per prima ha studiato l'opera. Questa appartiene ad un soggetto modellato dal Fedi già nel 1846 ed eseguito in marmo per commissione granducale per L. 2000 (Accademia 1848, 154; 1850, 101). l'opera venne replicata nel 1848 sempre per il Granduca e forse questo gruppo venne destinato per la Villa di Poggio Imperiale, ma oggi è disperso. Una replica, esposta nel 1865 in occasione delle celebrazioni dantesche, era inoltre inpossesso di Bitthauser, che a suo tempo era stato incaricato di eseguire tutte le pratiche della commissione granducale. Presso gli eredi dello scultoreè custodito un nuovo gruppo in gesso, con varianti determinate dalla scelta di un altro momento psicologico (Romanticismo storico, catalogo, Firenze 1973, p. 333, n.29, h. cm. 97). Al momento della vendita nel 1894 dell'atelier di Pio Fedi, vennero elencate nel catalogo due bozzetti raffiguranti 'Pia de' Tolomeo e Nello della Pietra': uno più piccolo (n.35, h. cm 76) l'altro definito come 'premiere maquette' (n. 43, h. cm. 82). Infine era presentato anche per la riproduzione fotografica sia il modello in gesso sia la traduzione in marmo di Carrara di 'Pia de' Tolomei et Nello della Pietra ou Le sospetto' in tutto uguale, anche nelle due iscrizioni, al gruppo della Galleria d'Arte Moderna. L'opera viene però indicata come eseguita per Pietro Leopoldo II ed allora collocata in Palazzo Pitti. Si può supporre dunque una confusione col primitovo gruppo oppure si deve ipotizzarenche il marmo del 1861 fosse in tutto analogo a quello eseguito per il Granduca. La scultura, che ancora nel 1894 faceva parte dell'atelier Fedi, era però collegata ad una colonna tortile in marmo di Prato coronata da un capitello in stile rinascimentale (n. 223, marmo h. cm. 130 e n. 194 gesso h. cm 84). Il grande successo del gruppo fu dovuto al gusto trobadorico, forse conosciuto dal Fedi a Roma tramite esempi romantici di scuola francese. Inoltre l'attenzione del Granduca per la prima commissione di tale soggetto, che in contemporanea veniva per lui illustrato pittoricamente dal Pollastrini (1851- Galleria d'arte Moderna: Cat. Gen. n. 570) indica una precisa scelta culturale che privilegiava in quegli anni i miti legati alla Maremma, della quale si promuoveva la rinascita economica. Il gruppo di Pia non piaceva però a paolo Emiliani Giudici che nel 1859 le ritenevaopera di secondo ordine nel campo della scultura eseguita dal Fedi del quale priviliegiava come frutto geniale il 'ratto di Polissena' (Gazette des Beaux Arts, III, 1859,p. 113). Il soggetto dantesco fu comunque amato da molti per i suoi contenuti storici e sentimentali e nel 1853 si ricordano eseguite due statue con 'La Pia chiusa ne castello' e con 'Pia che si rivolge a Dante' entrambe modellate da T. del Torre (T. Menichelli ne "Il Genio", n. 7, I maggio 1853, pp. 53-54). Più tardi con una interpretazione più sensibile alle sollecitazioni veriste, si cimenterà Alfonso Baltico con 'Nello della Pietra de' Tolomei' (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna- 1868?)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900225203
- NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 725
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI sulla base, a scalpello - RICORDITI DI ME CHE SON LA PIA - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0