storie di Giuseppe ebreo
stampa stampa di traduzione,
1700 - 1749
Lorenzini Giovanni Antonio (1665/ 1740)
1665/ 1740
Andrea Del Sarto (1486/ 1530)
1486/ 1530
Petrucci Francesco (1660 Ca/ 1719)
1660 ca./ 1719
Personaggi: Giuseppe; Giacobbe; Rachele. Figure: fratelli; astanti. Abbigliamento: all'antica. Paesaggi
- OGGETTO stampa stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Lorenzini Giovanni Antonio (1665/ 1740): inc
Andrea Del Sarto (1486/ 1530): inv
Petrucci Francesco (1660 Ca/ 1719): dis
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa raffigura in controparte alcuni episodi della vita di San Giuseppe Ebreo dipinti su tavola da Andrea del sarto per l'arredo della camera nuziale Borgherini in occasione delle nozze tra Francesco Borgherini e Margherita Acciaiuoli, avvenute nel 1515. L'intera serie di "Storie di Giuseppe Ebreo", composta da undici tavolette, fu dipinta anche da Francesco Granacci, Pontormo e Bachiacca. Tale arredo fu smembrato alla fine del '500 e le due tavole di Andrea del Sarto entrarono a far parte delle collezioni granducali. Le storie di Giuseppe Ebreo avevano goduto grande popolarità fin dai tempi antichi poichè si tendeva a considerare la vita di Giuseppe "figlio di Giacobbe, come una prefigurazione di quella di Cristo. Gli episodi della sua vita erano visti in parallelo con quelli del Salvatore e così, per sempio, nell'uscita di Giuseppe dalla cisterna si vedeva un'allusione alla Redenzione, nella sua vendita agli Ismaeliti per trenta denari, un'anticipazione del tradimento di Gesù ad opera di Giuda per la stessa somma, e nella presentazione delle vesti insanguinate al padre Giacobbe una prefigurazione della Flagellazione" (A. CECCHI, 1986, pp. 105-111). Nei primi decenni del Settecento il Gran Principe Ferdinando fece tradurre in incisione i migliori quadri della sua collezione. Nell'ambito di tale iniziativa, continuata poi dal figlio Cosimo III, fu realizzata questa stampa su disegno di Francesco Petrucci fiorentino, il quale, dopo aver studiato con il Volterrano, lavorò spesso al servizio dei Medici come copista. La traduzione incisoria è opera del bolognese Giovanni Antonio Lorenzini, il quale, dopo aver studiato pittura con Pasinelli, si dedicò quasi completamente all'acquaforte. Divenne frate francescano approdando nel convento di S. Croce a Firenze. Durante il soggiorno fiorentino, durato fino al 1736, collaborò alla riproduzione delle opere della galleria granducale
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900225015
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0