papa Pio VII a Imola
stampa stampa di invenzione,
ca 1815 - ca 1815
Cecchi Giovan Battista (1748/ 1815 Ca)
1748/ 1815 ca
Eredi Benedetto (1750/ 1812)
1750/ 1812
Pera Giuseppe (notizie Prima Metà Sec. Xix)
notizie prima metà sec. XIX
Personaggi: papa Pio VII. Figure: astanti
- OGGETTO stampa stampa di invenzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
carta/ acquatinta
carta/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Cecchi Giovan Battista (1748/ 1815 Ca): incisore
Eredi Benedetto (1750/ 1812): disegnatore
Pera Giuseppe (notizie Prima Metà Sec. Xix)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Stampa storica che illustra un episodio della vita di papa Pio VII Chiaramonti, avvenuto a Imola il 10 aprile 1814, la quale fa parte di un glorificante ciclo iconografico in piena Santa Alleanza sulla vita del pontefice ed è l'undicesima della serie. Le prime dodici stampe del ciclo furono disegnate da Giuseppe Pera, un acquafortista ancora poco conosciuto, attivo a Firenze nel XIX secolo, il quale collaborò alle incisioni per il "Viaggio pittorico in Toscana" di Antonio Terreni (Firenze, 1802), per l' "Atlante del Basso e Alto Egitto" di Domenico Valeriani (Firenze, 1835) ed alle tavole a colori per la "Pomona italiana" (Pisa, 1817 - 1839).Le restanti quattro furono disegnate da Emilio Cateni, un artista ancora del tutto sconosciuto, sul quale tacciono anche i più recenti repertori. Il ciclo fu interamente inciso da Giovanni Battista Cecchi con la collaborazione di Benedetto Eredi. Il primo fu allievo di Ferdinando Gregori, si dedicò soltanto all'incisione di traduzione e pubblicò, collaborando con l'Eredi, un "Bonarium Artium Splendori Tabulae" (1766) con incisioni di Fra Bartolomeo, Bronzino, Barocci. Tradusse molti ritratti, di cui 18 della serie "Uomini Illustri" (Firenze, 1769); il ciclo su papa Pio VII fu l'ultimo suo impegno. Il ravennate Eredi fu incisore e mercante d'arte, meno dotato come incisore del Cecchi, ma più intraprendente come mercante. Nel 1770 pubblicò la "Raccolta di quadri i più eccellenti che si trovano nelle Gallerie e palazzi di Firenze" e "Lo stato antico del sepolcro di Dante che esiste nella città di Ravenna", più tardi, per Marco Lastri, "L'Etruria Pittrice" (1791 e 1795). Quello tra il Cecchi e l'Eredi fu un lungo sodalizio dovuto al gradimento delle loro imprese editoriali. Il ciclo su papa Pio VII fu messo in commercio dall'Eredi nel 1815 e gareggiò sul mercato con un altro ciclo fiorentino del gruppo di Carlo Lasinio e con alcune stampe romane di Giuseppe Calendi e Bartolomeo Pinelli, anch'essi attratti dallo stesso tema iconografico. La data 1815, presente in diverse stampe del ciclo, fa pensare ad uno sbaglio circa la data di morte dell'Eredi proposta da Thieme-Becker (X, 1914, p. 594), il 1812, la quale va probabilmente posticipata
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900224967
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - Gius. Pera dis - corsivo - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0