tessuto, frammento - manifattura fiorentina (?) (seconda metà sec. XV)
Velluto tagliato operato a due corpi. Ordito fondo seta gialla, 3 capi, S; riduzione 10 fili a cm., due orditi di pelo in seta rossa e verde; riduzione 40 ca. fili a cm. Trama di fondo in seta gialla, più capi, STA; riduzione 52 inserzioni a cm. Costruzione del tessuto: fondo raso irregolare prodotto dall'ordito e dalla trama di fondo alla quale in origine si univa una trama d'oro lamellare (scomparsa) legata da fili prelevati dall'ordito di fondo. Opera in velluto tagliato creato dai due ordito di pelo. Cimosa, cm. 1, a righe verde, bianca, marrone chiaro, bianca, verde; armatura diagonale. Tessuto con telaio a tiro per velluti, lavorazione diritto sopra. Rapporto disegno cm. 23 x 11. Motivo a sviluppo orizzontale che si ripete da uno stelo reciso e sinuoso in verticale a scacchiera. Fondo giallo disegno rosso e verde
- OGGETTO tessuto
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MATERIA E TECNICA
seta/ velluto operato
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MISURE
Altezza: 85 cm
Larghezza: 47 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Franchetti, nell'inventario della collezione, data il velluto al XV secolo e riporta che in origine presentava una trama d'oro nel fondo. Tessuto per abbigliamento che per l'impostazione formale e la resa tecnica suggerisce la data proposta. Simile disegno si osserva in un abito di un personaggio dipinto dal Gozzoli nella Cappella di Palazzo Medici Riccardi di Firenze. Un frammento uguale è conservato nella stessa collezione (n. 504). Hampe Th (Katalog der Gewebesammlung des germainiscen Nationalmuseum, Nurnberg 1898) data un tessuto uguale XV-XVI sec. R. Cox (L'art de décorer le tissus d'apès les collection de la Chambre de Commerce de Lyon, Paris 1900, pl. LXV, fig. 5) lo crede italiano del XVI secolo; J. Lessing (Die Gewebesammlung des K. Kunstgewerbe museum, Berlin 1900-1913) lo ritiene veneziano del XV secolo. O Von Falke (Kunstgeschichete der seidenweberei, Berlin 1913, t. 1, pl. XXXII) ritiene sia veneziano o milanese e lo data 1420 ca. I Errera (Catalogue d'étoffes anciennes et modernes, Bruxelles 1927, p. 109, n. 109) lo crede italiano del XV secolo. F. Podreider (Storia dei tessuti d'arte in Italia, Bergamo 1928, fig. 156). Vedi anche B. Klesse, Seidenstoffe in der Italienischen Malarei des 14 Jh, Bern 1967, p. 137; B. Markowsky, Europaische Seidengewebe des 13-18 Jh, Koln 1976, p. 244, n. 352). Trecento; gli ampi girali, infatti, ricordano i drappi serici medioevali animati da uccelli e animali ora sostituiti dal motivo del cardo o della melagrana che qui incontriamo nella forma più arcaica. Il disegno di questo velluto è riportato da A. Dupont-Auberville, L'ornament des tissus, Paris 1877, tav. 17
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900224645
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Franchetti 623
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0