storie della vita della Madonna
dipinto,
1422 - 1424
Lorenzo Monaco (1370 Ca./ 1424 Ca)
1370 ca/ 1424 ca
Carpenteria formata da basamento con predella a tre scomparti, montanti a pilastrino con cuspide decorata, tavola centrale a campo unito con profilo superiore tricuspidato. Archi interamente profilati da archetti continui, cuspidi mistilinee e tondi
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 300 cm
Larghezza: 264 cm
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ATTRIBUZIONI
Lorenzo Monaco (1370 Ca./ 1424 Ca)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Lorenzo Monaco E Bartolomeo Di Fruosino
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'annunciazione conclude, con la predella, il ciclo della storie mariane degli affreschi della cappella. La pala è considerare contemporanea o immediatamente successiva al ciclo di affreschi. La carpenteria è vicina ai modi gotici del Ghiberti intorno agli anni venti. E' stata probabilmente ridorata in epoca successiva. Citata del Vasari e dal Baldinucci come opera di Duccio, fu ricondotta a Lorenzo Monaco già dal Richa e dal Lanzi. La Padoa (1987) scorge notevoli somiglianze morfologiche fra i personaggi della cappella Bartolini Salimbeni e miniature dei primissimi anni del terzo decennio, non solo eseguite dallo stesso Lorenzo. Già la Levi d'Ancona (1958) aveva notato molte analogia con la miniatura di codici di Bartolomeo di Fruosino, tanto da ipotizzare una diretta partecipazione del minatore alla tavola in questione. La Padoa scorge una più attenta meditazione dei problemi spaziali rispetto agli affreschi della stessa cappella. Inoltre nella pala è manifestato un certo interesse naturalistico, soprattutto negli alberi sullo sfondo al centro, non altrimenti spiegabile se non con la conoscenza della Adorazione dei Magi di gentile da Fabriano per la stessa chiesa terminata nel maggio 1423. La Padoa, prendendo le mosse dalle osservazioni del Siren (1905), osserva che nelle opere del secondo decennio, come l'Incoronazione degli Uffizi (1413-14) vi è una totale indifferenza per i rapporti spaziali reciproci all'interno dell'opera, per cui ogni parte della tavola risulta eseguita indipendentemente dalle altre. Nella nostra cappella tale atteggiamento pare superato: vi è una diversa ricerca spaziale che tende a collocare in modo differenziato le figure nello spazio in base alla loro reciproca poszione e rispetto allo spettatore. Non è una ricerca razionale e coerente come in Masaccio ma un modo personale di adeguarsi col proprio linguaggio gotico alle nuove istanze umanistiche
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900196308-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1989
- ISCRIZIONI sotto la tavola centrale - AVE GRATIA PLENA D(OMI)N(U)S TECUM BENEDICTA TU IN MULIERIB(US) QUE CUM AUDISSET TURBATA E IN S(ER)MONE EI ET COGITABAT QUALIS - caratteri gotici - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0