ritratto dell'Arciduchessa d'Austria

dipinto, ante 1691 - ante 1691

Soggetti profani. Ritratti: personaggio della famiglia Asburgo. Oggetti: gioielli. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 67.5
    Larghezza: 51
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Poggio Imperiale, Educandato della S.ma Annunziata
  • INDIRIZZO piazzale del Poggio Imperiale, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura una giovane donna a busto intero, di tre quarti. Abito chiaro riccamente ricamato, grande goletta in pizzo, fermata da broches in gioielli, con perla a goccia. Orecchini simili, filo di perle al collo. Capelli scuri con passata di perle, occhi scuri. Cornice sagomata dipinta in giallo e in oro. Il dipinto in esame compare citato per la prima volta nell'Inventario della Villa di Poggio Imperiale del 1691, nel volume contenente l'eredità della Granduchessa Vittoria della Rovere, segnato con il n. 556 (ancora leggibile sul retro), insieme ad altri 95 ritratti conservati nella 'Galleria del Giro con le finestre sul cortile', al primo piano. In quell'occasione i 96 dipinti (nn. 496-591), raffiguranti principi e principesse europei e di dimensioni uguali, furono inventariati e descritti singolarmente; il personaggio era identificato sulla base di una cartella contenente il nome, applicata sulla cornice; negli esemplari rintracciati all'Imperiale le cornici originali, che erano tutte uguali, sono state però sostituite. Dall'Inventario successivo del 1768 la serie risulta ancora nella Galleria, ma catalogata con un diverso criterio: presentano infatti lo stesso numero i ritratti collocati sulla medesimaparete: dal n. 551, che compare sull'esemplare in esame, si ricava pertanto che esso era ubicato, assieme ad altri 22 dipinti, nella 'Facciata terza con porte degli Appartamenti dalla parte del Bosco degli Aranci'. Nell'Inventario del 1784 la serie risulta ancora in Galleria, ma composta di 100 dipinti, inventariati globalmente con il n. 1804, che infatti compare sul dipinto in esame. Nell'Inventario del 1803 nella Galleria si ritrovano i 96 esemplari originari, segnati con il n. 1559, che però non compare su nessuno dei dipinti ancora oggi esistenti nella villa. Nell'Inventario del 1810, segnata con il n. 1319 (che compare sul retro del dipinto in esame), la serie ridotta a 95 dipinti è ancora ubicata nella Galleria. Nel successivo inventario della villa compilato negli anni 1818-1836, dove non sono tuttavia indicate le stanze, la serie dei 95 dipinti è catalogata con il n. 1963 (visibile su questo esemplare). Dalle aggiunte a quest'ultimo inventario si ricava che nel 1821, 32 dei 95 ritratti furono venduti (cfr. ASF, I. e R. Corte, n. 1634, Imp. anni 1818-1836, c. 22) e che nel 1828 altri 12 della serie furono rimessi alla Guardaroba Generale, da cui presumibilmente non ritornarono più all'Imperiale (cfr. ASF, I. e R. Corte, n. 1634, Imp. anni 1818-1838, c. 117). Sempre nell'Inventario del 1818-1836 si trova il riferimento ad un ulteriore inventario successivo, del 1836, perduto, nel quale i restanti 51 ritratti figuravano segnati con i nn. dal 1411 al 1457 e dal 1500 al 1503; a tale opera di inventariazione corrisponde un cartellino a stampa, presente sull'esemplare in esame con il n. 1447. Inoltre su tutti gli esemplari superstiti della serie, attualmente dislocati in locali diversi dell'edificio (cfr. BAS 96267, 109275, 109276, 109277, 109278, 109279, 112839, 347997, 348001, 348002, 348006, 348008) compaiono i numeri in minio rosso, il n. 429 su questo esemplare, risalente all'inventario del 1860-1861, ancora oggi esistente nell'Archivio della Villa di Poggio Imperiale. A questa data il dipinto risulta avere subito uno spostamento, giacchè è segnalato nella stanza n. 85 della villa. Anche nell'ultimo inventario di Poggio Imperiale , quello del 1870, che non fornisce però l'indicazione delle stanze, il ritrattoin esame è presente, segnato col n. 3233 (che compare sul retro del dipinto in esame), inventariato genericamente con altri 27 ritratti muliebri.Di notevole qualità pittorica il dipinto sembra databile alla fine del '600; la sua presenza nell'inventario del 1691 fornisce un preciso termine 'ante quem'. Non si sono rintracciate notizie biografiche sull'effigiata. L'intervento di restauro ha previsto la pulitura, stuccatura e restauro pittorico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900196150
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI verso, sulla tela - 551/ n. 556/ 1319/ Imperiale 1447 Anno 1836/ 1804/ 1963 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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