ostensorio - a raggiera - bottega italiana (inizio sec. XVIII)

ostensorio a raggiera 1700 - 1710

Ostensorio con base triangolare decorata da volute a incisione e da cartigli sagomati con falsi brillanti. La base sostiene tre mensole a forma di "S", che formano il piede, recanti ognuna una testa di cherubino alato aggettante e due file di falsi brillanti tra grappoli di fiori a cascata. Il fusto ha un giro di foglie incurvate, che si aprono a corolla e raccordi con le stesse pietre e foglie schiacciate che sostengono l'apparato della mostra. Questa, precedute da due teste di cherubini alati e volute, è rotonda e incorniciata da due giri di false gemme e brillanti e da una raggiera in ottone dorato con un falso billante su ogni raggio più lungo

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA pietre artificiali
    argento/ sbalzo/ cesellatura
    ottone/ doratura
  • MISURE Altezza: 69 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Scandicci (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ostensorio non presenta punzoni camerali o marchi di argentieri: di buona qualità, specie nelle rifiniture a cesello, si ispira alle opere di Massimiliano Soldani Benzi (1656-1740) nelle decorazioni di ampio respiro, piuttosto che ai motivi piccoli e numerosi tipici di lavori legati al Foggini (1652-1725), l'altro artista che fece scuola nell'oreficeria barocca fiorentina. In particolare, le tre grandi volute della base con il cartiglio sembrano ispirate ad un ostensorio del Soldani datato 1692 (Duomo di Livorno), mentre i grappoli di fiori a cascata compaioni in molte opere anche più tarde eseguite sui suoi vecchi motivi (piedistallo per croce del 1763 a Monte S. Savino, Tesoretto della Chiesa di S. Agostino). Da notare il motivo delle foglie arricciate che sporgono dal fusto, assai raro, presente sulle volute dell'ostensorio citato e in un reliquiario frammentario del 1806 nel Tesoretto di Monte S. Savino. La mostra del nostro ostensorio, per la foma della raggiera e i giri di false pietre, sembra essere una rielaborazione dei primi del nostro secolo, come l'inserimento di falsi brillanti un po' ovunque nel nostro oggetto. L'ostensorio è datato dal Marangoni (vecchia scheda) al sec XVIII: per i motivi stilistici potremmo situarne il piede e il fusto all'inizio, attribuendoli ad un ignto argentiere italiano vicino al Soldani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193544
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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