presentazione di Gesù al tempio

dipinto ca 1575 - ca 1580

Soggetti sacri. Personaggi: Gesù; Maria; Giuseppe. Figure maschili: sacerdote; astanti; bambino. Figure femminili: astanti. Animali: cane; colombe. Elementi architettonici: altare; gradinata; colonne; nicchie. Oggetti: vasi; cesto; ceri. Sculture. Interno: tempio. Abbigliamento: abbigliamento all'antica

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Naldini Giovan Battista (attribuito): e bottega
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le figure sono disposte in modo da formare un cerchio aperto sul davanti. In primo piano a sinistra vi è una coppia di giovani in contrapposto, a destra una donna col Bambino e il cane. Sui gradini dell'altare sono collocate una giovane donna seminuda con un libro aperto sulle ginocchia e Maria; intorno all'altare il sacerdote con Gesù in braccio, Giuseppe e altri fedeli. Nel 1931 il Voss nel Thieme-Becker menziona tra le opere del Naldini la Presentazione di Gesù al Tempio eseguita per la Confraternita. L'anno seguente anche il Venturi riferisce la lunetta al pittore e ne esamina lo stile in relazione alla sue produzione artistica. Nel 1965 Paola Barocchi in un articolo monografico sul Naldini, la ritiene eseguita dal pittore con la collaborazione del Curradi. La studiosa individua uno schizzo complessivo per l'affresco (Uffizi, n. 9011 S) e uno studio preparatorio per la testa del giovane dietro il sacerdote (Uffizi, n. 7447 F). Nel 1982 la Petrioli Tofani, in 'Postille al primato del disegno', riferisce a Giovanni Balducci detto il Cosci il disegno con la Presentazione di Gesù al Tempio, già riferito al Naldini dalla Barocchi, e ritiene che al Balducci spetti con probabilità l'esecuzione della lunetta. A nostro avviso un raffronto accurato tra la presentazione e le opere del Cosci esclude la possibilità di tale paternità. In nome del Naldini appare invece un punto di riferimento utile per l'analisi della lunetta. Tre grossi artisti dell'ultima generazione manieristica sono chiamati in causa nello studio della Presentazione e in ordine di importanza il primo è proprio Naldini, segue il Poppi e l'allori. La composizione è del tipo solito al Naldini, con figure che formano un cerchio aperto davanti. Gli scorci mal risolti delle braccia e delle mani dei due giovani, a sinistra, i loro riccioli dipinti a pennello pieno si ritrovano in una Resurrezione del Naldini, eseguita nel 1577 per la Compagnia di Santa Maria Novella in Marti (Pisa). Il confronto con quest'opera è importante perchè anche nella nostra lunetta si ha una simile stesura pittorica, privata in buona parte del luminoso sfumato che caratterizza le più note pale d'altare di Santa Maria Novella e Santa Croce. Il Naldini nella Resurrezione privilegia l'effetto naturale della luce sulla superficie delle cose, sottolineandone i semplificati volumi. I lineamenti del volto della donna, in primo piano, e il suo sguardo dolce e incantato sono molto vicini ai due profili del soldato e del confratello ai lati del sarcofago della Resurrezione. Se più di un elemento, dalla qualità pittorica, a dettagliate soluzioni formali e tipologiche, permette di ipotizzare un'attribuzione al Naldini, la presenza nella Presentazione di troppo evidenti prestiti dalla pittura del Poppi e dell'Allori, e perfino di certi stadanismi, ci fa propendere per l'assegnazione parziale dell'opera a qualcuno degli aiuti del maestro. Di sapore alloriano i due volti dolcemente realistici all'estrema destra della composizione; un richiamo al michelangiolismo alloriano si ha nella figura seminuda della profetessa, ricordo del nudo femminile in primo piano nella Pesca delle perle dello Studiolo, il cui volto nelle ombre pronunciate delle palpebre là dove inizia il setto nasale, del naso stesso tagliato in modo netto da quest'ultime, ricorda simili effetti chiaroscurali del Poppi. A quest'ultimo sarà stato familiare il gruppo della donna con il bambino nudo e il cagnolino che si ritrova spesso nelle sue opere
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193283
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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