scena allegorica

rilievo, 1902 - 1902

N.P

  • OGGETTO rilievo
  • ATTRIBUZIONI Trentacoste Domenico (1856/ 1933)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1902 il Comune di Venezia promuove un concorso internazionale pe la medaglia d'oro da assegnarsi alle opere "veramente superiori" presentate alla Biennale del 1903. La medaglia avrebbe dovuto portare sul diritto una raffigurazione di Venezia allusiva alle sue glorie artistiche con intorno la scritta: V Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, e uno spazio libero per incidervi il nome dell'artista premiato. I concorrenti avrebbero dovuto presentare i modelli del diritto e del rovescio, ciascuno di 12 cm di diametro, entro il 31 gennaio 1902 (cfr. Concorso Internazionale per una medaglia d'oro, in "Emporium", 1902, XV, pp. 247-248). Trentacoste, invitato a partecipare al concorso dallo stesso Fradeletto (cfr. GAM, Archivio Trentacoste, 17 settembre 1902) inviò il modello intitolato "Arte" che si trova oggi alla GAM e di cui il pezzo ora preso in esame rappresenta il diritto (per il rovescio vedi scheda n. 25). Il concorso, cui parteciparono 46 artisti, non soddisfece però la commissione giudicatrice, fu riproclamato e vinto in seconda istanza dalla medaglista inglese Katie Toyce Harris (cfr. "Il concorso per il modello della medaglia d'oro", in "Il Marzocco", 23 agosto 1903). Il modello di Trentacoste, non più reclamato dall'artista, rimase negli archivi della Biennale, finchè nel 1933, riordinando le carte e le opere dello scultore dopo la sua morte, Fernanda Ojetti ritrovò una fotografia dell'opera e scrisse alla segreteria della Biennale per avere notizie. Il direttore amministrativo, Romolo Bazzoni, recuperando il modello di Trentacoste, lo inviò alla signora Ojetti (cfr. GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 4, ins. 22: lettera di Bazzoni a Ojetti, 27 novembre, 29 novembre, 7 dicembre 1933; cfr. inoltre "Una medaglia di Domenico Trentacoste scoperta alla Biennale", in "Gazzetta di Venezia", 7 dicembre 1933). L'opera, insieme al modello del rovescio (vedi scheda n. 25) e ad un altro studio preparatorio del diritto, di dimansioni maggiori (cfr. scheda n. 26), entrò alla GAM con la donazione della signora Ojetti nel 1933. Il modello di Trentacoste, giudicato da Mario Moreno (1904) "non privodi pregi", oscilla tra le eleganze del liberty e quell'estetismo eroicizzante che è presente anche nella medaglia, più o meno contemporanea, per il duca degli Abruzzi. Il diritto non è esente dalla influenza di quella tradizione celebrativa propria della medagli francese, che Trentacoste, vissuto a Parigi per più di 15 anni, ben conosceva
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193128
  • NUMERO D'INVENTARIO Giorn. 4327
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • ISCRIZIONI a destra - MCMIII - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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