Lamina d'argento sbalzata, cesellata e bulinata; rame dorato; anima di legno laccata di bianco. Sulla cornice della base sono due punzoni. Base a forma trapezoidale sorretto da tre zampe di leone, sulla base vi è una decorazione a foglie lanceolate. Il collo del piede è percorso da baccellature interrotte da una fascia ornata da un nastro intrecciato. Sul fusto vi è il "Velo della Veronica" dal cui fianco partono la lancia e l'asta con la spugna, in alto sono i simboli della Passione: la lanterna, il chiodo, il gallo e due flagelli. Il fusto è contornato da due foglie di acanto. La mostra è data da una cornice di nuvole raggiate con cinque teste di cherubini che contornano la teca ovale sovrapposta ad una croce sulle cui estremità sono le altre teche e in alto il cartiglio della croce
- OGGETTO reliquiario a ostensorio
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MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
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ATTRIBUZIONI
Guadagni Gaetano (1778/ 1836)
Bertini Giovanni Francesco (notizie Fine Sec. Xvii)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della S.ma Annunziata
- INDIRIZZO Piazza della Santissima Annunziata, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario attualmente è il risultato di due interventi eseguiti in epoche diverse. La mostra circondata da nuvole con raggi e cherubini rientra negli stilemi degli ostensori eseguiti fin dagli ultimi anni del Seicento. Base, fusto e croce presentano caratteri ottocenteschi assai comuni alla bottega fiorentina degli orafi Guadagni. La mostra potrebbe essere quella del reliquiario commissionato, nel 1694, dal Padre Calisto Catani all'orafo fiorentino Giovanni Francesco Bertini e destinato a custodire un frammento della Vera Croce donato nel 1693 alla SS. Annunziata. L'inventario del 1709 riporta un "ostensorio d'argento con piede simili raggi indorati entro il legno della Santa Croce", quello del 1739 descrive un "ostensorio con suo piede d'argento con raggi di rame dorati entrovi il legno della SS. Croce legata in filagrana d'oro". L'intervento della bottega Guadagni fu eseguito presumibilmente fra il 1817 e il 1825, visto il punzone con leone sedente volto a sinistra. Infatti Ferdinando III nel 1817 aveva abolito il regolamento francese che imponeva l'uso di tre punzoni: quello del fabbricante, quello della qualità del materiale e quello dell'ufficio di garanzia che operava il saggio. Dal 1817 si impose un solo marchio con il numero 1 o 2 riferito alla bontà del materiale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192329
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1987
2006
- ISCRIZIONI sul cartiglio - I(ESUS) N(AZARENUS) R(EX) I(UDEORUM) - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0