assunzione della Madonna
dipinto,
Boschi Fabrizio (1572/ 1642)
1572/ 1642
Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; San Domenico; San Pietro Martire; San Giacinto; Sant'Agnese; Santa Cecilia; Santa Caterina d'Alessandria; Santa Caterina da Siena; Sant'Agata; Santa Lucia. Attributi: (Sant'Agnese) agnello. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) palma. Attributi: (Santa Caterina da Siena) giglio. Attributi: (Santa Cecilia) organo. Attributi: (Santa Agata) reliquiario. Figure: apostoli; angeli. Fenomeni metereologici: nuvole
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Boschi Fabrizio (1572/ 1642)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al tempo del Richa (1758, t. VII, p. 67) dietro l'altare maggiore si trovava ancora una tavola raffigurante la "Madonna col Bambino fra Santi e Angeli" di Sandro Botticelli. Soppressi il convento e la chiesa con decreto napoleonico (1808), la pala pervenne alla Accademia, e poi agli Uffizi (1919). Nel 1819 viene citata per la prima volta la grande tela con l'Assunzione della Vergine" sull'altare maggiore di Santa Barnaba (Gargiolli, 1819, T. I, p. 62); anche il Fantozzi (1842, p. 495) parla del dipinto ma senza indicarne la provenienza e l'autore. In realtà il Baldinucci nella vita di Fabrizio Boschi parla diffusamente di questa opera: "Fra le altre cose viene citata ebbe a dipingere per le monache di Santa Lucia, domenicane in via S.Gallo, una grande tavola per l'altare maggiore di loro chiesa, nella quale vedesi Maria Vergine Assunta in cielo, e attorno volano in giro, mostrano di formare in aria a guida di ballo tondo. Nella parte bassa della tavola è la Santa Martire Lucie, titolare della Chiesa, col segno del suo martirio. Dai lati stanno sei figure di Sante, cioè S. Maria Maddalena la penitente, S. Cecilia, S.Agnese, S.Caterina da Siena, S.Caterina la Vergine e Martire, S.Agata. Fanno bella mostra S.Domenico e S. Jacinto, dietro ai quali è accennata la figura di San Pietro Martire, nel volto di cui è espresso al vivo l'effige del padre fra Girolamo Savonarola frate di quell'ordine. In lontananza vedesi il sepolcro di Maria Vergine con gli apostoli, il tutto espresso di gran maniera, e di buo colorito". (Baldinucci, 1681-1728, ed. 1845-1847, III, 1846, p. 640). La tela, probabilmente eseguita dal Boschi subito dopo il suo rientro da Roma, in parte sopperisce alla mancanza di testimonianze sull'importante e formativo soggiorno, gettando una luce su quegli anni, dal 1602 al 1606, così importanti per la formazione dell'artista. Nell'impianto robusto e grandioso della tela è evidente l'impronta romana, mentre la marcata espressione dei volti dei personaggi e il robusto gioco luministico indicano che il Boschi fu sensibile allo stile realistico del Commodi, a Roma in quegli anni, e che fu attento osservatore della attività del Caravaggio. Il monastero di S.Lucia di Camporeggi, fondato nel 1293 e ampliato nel 1490, fu soppresso nel 1808. Il Richa non cita l'opera che però viene, inspiegabilmente, ricordata dal Paatz presso i depositi delle Gallerie (1941, t. II. p. 603)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900189597
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0