angelo

reliquiario,

Reliquario figurato a profilo mistilineo. La base, ad andamento triangolare, poggia su zampe leonine da cui escono due girali d'acanto. Il fusto è costituito da un angelo su nuvole in atto di sostenere la mostra. Questa, a cartella, è definita da due doppie volute d'acanto affrontate e sormontate da crocetta raggiata. La teca è circolare e cinta da pietre false, bianche e rosse, incastonate. I campi interni, nella base della mostra, sono decorati da festoni e ghirlande floreali

  • OGGETTO reliquiario
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Guadagni Gaetano (1778/ 1836)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE II pezzo più prestigioso acquistato dalla Misericordi per la Congregazione dei Suffragi è questo reliquario a forma d'angelo, pagato dal Provveditore Monsignor Antonio Signorini all'argentiere Gaetano Guadagni nel 1821 (A.M., S II 1374, Debitori e Creditori, c. 99s.). E' suo infatti il punzone con la scritta in corsivo inglese entro losanga; mentre l'altro che reca il leone andante accompagnato dal numero indica la manifattura fioreutina e il titolo dell'argento alla bontà del due (equivalente a 800 millesimi). La marchiatura di questo reliquario, del l821, riflette solo in parte la recente normativa stabilita dal Granduca Ferdinando III di Lorena con la Notificazione del 23 dicembre l8l7 (Bandi e Ordini, XXIV, l8l7, n. CXXIIII). Con questa si abolì il regolamento legislativo francese (19 agosto 1808 : Bollettino delle leggi... della Giunta di Toscana, II, millesimi (un gallo accompagnato dai numeri 1,2 o 3); quello dell'Ufficio di Garanzia che operava il saggio (segno particolare). La Notificazione del l8l7 recuperava invece le più liberali disposizioni leopoldine (legge n. 10, luglio 1781; cfr. Memoriale alfabetico ragionato della Legislazione Toscana Colle 1820, p. 288), obbligando al solo marchio pubblico generale (leone sedente a sinistra) seguito dal titolo della bontà (1 o 2) calcolato seguendo le vecchie misure in once e denari. E' infatti il Marzocco, accompagnato tuttavia da F (Firenze) e non da numeri, il marchio più usuale degli argentieri fiorentini ottocenteschi prima del 1860. Non si spiega invece la presenza, su molte opere della prima metà del secolo, di questo tipo di leone andante o dell'altro marchio costituito da un globo con tre gigli, accompagnati sempre dal numero 2. Erede di una bottega già attiva, con più personalità (Gaetano Giuseppe, Giacchino, Giovan Battista: A.F.S., Compagnie Religiose Soppresse 742, rubriche 17 e 18), nella seconda metà del Settecento, Gaetano Guadagni lavora a Firenze dal l8l8 al'36 circa: la sua produzione è molto vasta e di primo piano poiché oltre ad eseguire argenteria sacra per le principali chiese toscane (A.C.S.F., cattedrali Fiesole, Prato, Pescia) fu a lungo impegnato dalla corte lorenese nella fornitura serviti d'uso di vario tipo (K. PIACESTI, in Curiosità di una Reggia, 1979, pp.157 n. 1 , 210 n. 80). Questo reliquario, la cui struttura recupera modelli di tradizione barocca (vedi reliquario di San Vincenzo a forma d'angelo, datato 1680, convento di San Vincenzo a Prato: cfr. A.C.S.F., R. Roani, 1973, n. 259), esula dal linguaggio figurativo corrente de suoi lavori di minor impegno, caratterizzati da superfici levigate e da un decoro spesso ripetitivo e seriale. Qui, al contrario, la tipologia dell'ornato è multiforme e tratta ancora dal ricco repertorio settecentesco, sebbene non manchino chiari indizi del gusto neoclassico nella realizzazione poco pronunciata, con effetti grafici, del rilievo e nel purismo dell'angelo- reggimostra
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900186956
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sui cartigli all'interno della teca - Ex subupula B.V.Marie- Ex pallio S. Joseph- Ex oss. S. Augustini M - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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