Cristo davanti a Pilato
Nel dipinto, probabilmente un pendant dell'opera di identiche dimensioni con La Deposizione di Cristo dalla Croce, la scena si svolge all'interno di un ambiente che mostra un'apertura sullo sfondo. Un'ambientazione complessa e popolata di molte figure, ma che, pur tuttavia, non trasmette una sensazione di caoticità gremita; merito dello spazio vuoto lasciato in basso a destra e amplificato dai gradini della breve scala che conducono fino alla figura di uno dei due protagonisti, in una prospettiva che guida progressivamente lo sguardo dello spettatore quasi distribuendo specularmene, in due parti distinte, i vari elementi della composizione, tagliata trasversalmente. A destra il gruppo con Cristo e i soldati che lo portano al cospetto di Pilato; a sinistra l'ala-quinta costituita dagli astanti. Un potente fascio di luce fa il suo ingresso da sinistra e scandisce incisivamente le superfici che incontra e sulle quali si appoggia abbagliante: dal turbante di Pilato alla corazza del centurione che conduce Cristo, dal braccio dell'uomo di tre quarti, all'estremità sinistra della scena, alla fronte stempiata del personaggio in basso. Alcuni guizzi luminosi accendono anche la figura di Gesù, producendo netti chiaroscuri sul volto e sulla veste.Come notato da Ferrari e Scavezzi (1966, p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Giordano Luca (1634/ 1705)
- LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come riportato in Ferrari, (1966 p. 116, vol. II), la prima menzione di quest'opera si trova nella riedizione della Breve relazione del Faluschi (1815) che la ricorda nella Sacrestia del Duomo di Siena, insieme ad altri dipinti rimossi dalla cappelle. Risulterebbe improbabile che l'ubicazione originaria fosse nella cattedrale, dato che i compilatori precedenti di guide locali non fanno alcun accenno al riguardo.Il Carli sostiene, invece, che «è tradizione che provengano dalle Gallerie di Firenze e che siano state date in cambio della famosa Annunciazione di Simone Martini prelevata nel 1799 dalla chiesetta di S. Ansano, dove era stata depositata dal Duomo, per ordine del granduca Ferdinando III. Nel 1815 erano indicate nella sagrestia del Duomo» (1989, p. 57)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900185860
- NUMERO D'INVENTARIO OA/3008
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul primo gradino - Jordanus F - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0