La Fama
formella
ca 1620 - ca 1620
Eseguita in commesso di pietre dure su fondo di calcedonio, questa formella , dalla polibola forma a cartiglio, raffigura un personaggio alato, la Fama, dalle vesti multicolori rosso, giallo, verde munita di due sottili e lunghe trombe, mentre spazia, volando, sul sottostante mondo, reso con l’impiego di pietre marroni e bianche. Il cartiglio è rifinito da una sottile cornice giallo-aranciata
- OGGETTO formella
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MATERIA E TECNICA
pietra dura/ intarsio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Praga
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ATTRIBUZIONI
Barbatelli Bernardino Detto Poccetti (1548/ 1612): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
- LOCALIZZAZIONE Opificio delle Pietre Dure
- INDIRIZZO Via degli Alfani, 78, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno di questa formella fu attribuita, in un precedente catalogo, alla mano di Jacopo Ligozzi, ma la finezza del tratto, la vivacità dei contrasti cromatici e l’intero impianto disegnativo che mostra stilizzate eleganze, trovano invece rapporti più convincenti con l’opera di Bernardino Poccetti, cui, peraltro, il disegno veniva attribuito nel Catalogo del Marchionni del 1891. Si tratta di una formella, forse destinata ad un piano di tavola, eseguita in occasione dei lavori di allestimento del Ciborio della Cappella dei Principi, opera complessa cui intensamente si lavorava nel primo decennio del ‘600. L’opera del Poccetti, in veste di disegnatore per i lavori in commesso di pietre dure, è ampiamente documentata in questo periodo, ma si intensificò ulteriormente a partire dal 1607, quando cioè gli venne affidata l’esecuzione dei disegni per il paliotto d’altare della Cappella dei Principi, e comunque per altre realizzazioni con soggetti di storie e paesaggi sempre destinati al Ciborio. La figura di questa “Fama” può avvicinarsi ad un disegno con “La caduta della Manna dal cielo”, fornito nel 1606 per il Ciborio, dal Poccetti soprattutto per la particolare sensibilità a rivendicare la qualità, la duttile preziosità intrinseca dei materiali subordinati al modello già pre-barocco, l’andamento cinquecentesco”primato del disegno”. Questo mosaico, uscito dalla bottega dei Castrucci, è esempio della collaborazione fra la Manifattura di Firenze e quelle fondata a Praga dall’imperatore Rodolfo, dove si realizzavano mosaici da modelli pittorici inviati da Firenze e destinati alla corte medicea.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900170352
- NUMERO D'INVENTARIO 465
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Opificio delle Pietre Dure
- ENTE SCHEDATORE Opificio delle Pietre Dure
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0