presentazione di Maria Vergine al tempio
dipinto,
post 1500 - ante 1599
n.p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Ubaldini Domenico Detto Domenico Puligo (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, che ancora oggi troviamo nella sua collocazione originaria sull'altare maggiore, ha avuto una travagliata storia attributiva; fin dal Settecento, infatti, venivano indicate varie attribuzioni nell'ambito sartesco (cfr. G. Richa, bibl. Andrea del Sarte e Domenico Puligo; così pure nel Follini-Rastrelli) e così riprese, successivamente, nel XIX secolo (cfr. F. Fantozzi, 1842, p. 390); alla Mostra sul "Cinquecento Toscano" del 1940 viene presentata come opera del Puligo e allo stesso autore ricondotta sia dai Paatz (III, 1942, p.150) che recentemente da Silvia Meloni nel Catalogo del 1980 su "Il Primato del Disegno" (cfr. bibl.); è per altro ignorata da tutti i critici che hanno presentato interessanti contributi sull'opera del Puligo, del quale però non esiste una monografia (cfr. A. Venturi, Storia dell'Arte Italiana - La pittura del Cinquecento, IX, V., Milano 1932; Gronau in Thieme- Becker, Kunstler Lexiken, Leipzig, XXVII, 1933; S. J. Freedberg, Paintingef the Highrenaissance in Rome and Florence, Cambrige, 1961); per completare il quadro bibliografico, relativo all'opera in oggetto, ricordiamo un articolo di F. Lorenzoni del 1907 (cfr. bibl.) il quale trascrive un "fantomatico" documento tratto da "l'Arte del Conservatorio di Santa Maria degli Angiolini" - senza altre indicazioni archivistiche - dove si parla del pagamento di questa tavola in data "dicenove di marzo 1538" (1539 s. c.) a "Filipe sarto" " per conto de la rendita apartenente del'Apolonia figliola di Domenico deto al puligo dipintore mia legittima donna al presente"; il documento in questione, che ad oggi non mi è ancora stato possibile rintracciare nelle finze del XVI secolo ancora presenti presso il Conservatorio, è molto lacunoso e contorto - una spiegazione può essere la poca dimistichezza del sarto Filippo con la penna - e soprattutto di molti anni successivo alla morte del pittore (1527-1538/39); ma anche non volendo prendere come prova certa tale documentazione, mi sembra assai legittima l'attribuzione al Puligo; l'impostazione sartesca dei piani e delle figure, la luce filtrata caratteristica del maestro e, inoltre, la vicinanza anche fisioniomica di certe figure con altre opere dello stesso mi porta ad un pieno convincimento attributivo in tal senso (cfr. l'impiego della stessa modella sia per la Vergine giovinetta e Santa Lucia che per la "Figura femminile" presenta nella Raccolta della Misericordia di Firenze)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista privata/ecclesiastica
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900162870
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0